Gothenburg: il porto svedese apre alla sostenibilità

Con una dichiarazione sottoscritta qualche giorno fa, il Porto di Goteborg, insieme ad altri dieci porti scandinavi, ha accettato di cooperare, scambiare informazioni e condividere strategie sostenibili riguardanti l’ambiente e il clima. Mettendo al centro gli accordi di Parigi, i porti del Nord Europa si preparano ad innovare e a realizzare nuovi modelli d’impresa portuale, collegando i nodi del commercio globale e dell’economia mondiale attraverso l’intermodale.

Al via, dunque, nei prossimi mesi, un tavolo di lavoro con il quale discutere, cooperare e condividere Best Practices riguardo tematiche ambientali. Con particolare attenzione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile connessi a: consumo energetico e fonti energetiche alternative; tecnologie per la riduzione dell’inquinamento, in particolare per le emissioni nell’aria e nell’acqua.

Particolare attenzione verrà data alle operazioni di terminal container, alla sosta delle navi in porto, ma anche in quelle in navigazione nelle acque territoriali. Infine, perseguire obiettivi di tutela della biodiversità e prevenzione delle specie invasive. Inoltre, i Porti si impegneranno a condividere conoscenze e approfondimenti su: soluzioni innovative per migliorare l’ecosistema,  collegando sempre di più scienza, industria e start-up.

“Nessuno può risolvere da solo le sfide climatiche, la cooperazione e il consenso tra i porti e gli altri attori devono proseguire. Più lavoriamo insieme e scambiamo esperienze, più diventeremo forti e migliori collettivamente”, ha dichiarato Edvard Molitor, Direttore Ambientale presso l’Autorità Portuale di Goteborg. Oltre al Porto svedese, vi sono altri  porti “green” aderenti all’iniziativa, come: Stoccolma, Helsingborg, Malmö/ Copenhagen, Aarhus, Esbjerg, Oslo, Helsinki, Torshavn and Faxaports in Islanda.

Per aumentare l’impatto del programma, la rete delle autorità portuali chiede ai governi di adottare politiche globali – o, per lo meno, internazionali – per la determinazione della riduzione di CO2, e di fornire sostegno al finanziamento di progetti pilota e di Ricerca e Sviluppo. La sfida riguarda ormai tutti. Le organizzazioni delle autorità portuali invitano l’industria marittima, e gli altri porti, ad aderire all’impegno di rispettare l’accordo di Parigi e di lavorare insieme su azioni che producano risultati misurabili.

 

Elide Lomartire