Covid-19: IMO esorta gli Stati a non fermare il trasporto marittimo

Londra. L’Organizzazione Marittima Internazionale scende in campo tramite il segretario generale, Kitack Lim, nel rilevare la necessità vitale di mantenere la libera circolazione delle merci trasportate via mare e di proteggere il benessere dei marittimi, imbarcati e no. Il settore dei trasporti marittimi e della logistica portuale svolge un ruolo importante per la fornitura di beni essenziali in questo periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19.

Periodo che sta mettendo a dura prova tutta la filiera economica marittima globalizzata: compagnie di navigazione, navi, marittimi imbarcati, infrastrutture portuali e logistiche sono al riguardo infrastrutture sensibili. Il segretario generale dell’IMO intervenendo sulle criticità di un’industria navale e sulla catena di approvvigionamento globale , ha dichiarato: “ La diffusione del coronavirus ha posto il mondo intero in una situazione senza precedenti.

Per rallentare la diffusione della malattia e mitigarne gli impatti, i viaggi vengono ridotti  e i confini degli Stati vengono chiusi, compresi i porti con le navi da carico che non possono entrare”. “La capacità dei servizi di spedizioni e dei trasporti marittimi perla consegna di beni vitali, compresi le forniture mediche, prodotti alimentari, sarà fondamentale per rispondere a questa pandemia e alla fine superarla – ha detto Lim – “. L’IMO chiede che il flusso del commercio via mare non sia interrotto inutilmente e allo stesso tempo che sia garantita la salvaguardia della vita umana in mare. Infatti, nella convenzione istitutiva dell’Organizzazione, si legge che la disponibilità dei servizi di spedizione al commercio globale, deve essere sempre garantito, a beneficio dell’umanità.

“Esorto tutti gli Stati membri – continua il segretario IMO- a tenere conto quando si formulano decisioni politiche in merito al Covid -19; tenendo presente che sconfiggere il virus deve essere la prima priorità, ma anche il commercio globale, sicuro e rispettoso della’ambiente, deve poter continuare”.  “Dobbiamo anche ricordare le centinaia di migliaia di marittimi imbarcati sulle navi. Sono inconsapevolmente, in prima linea in questa calamità globale. La loro professionalità garantisce il flusso delle merci da un porto all’altro. In modo sicure e con un impatto minimo sull’ambiente.

Queste sono persone di solito lontane da casa e famiglia. La loro salute ed il loro benessere sono importanti quanto quelli di chiunque altro”. “Ancora una volta – ha concluso il segretario IMO – esorto un approccio pratico e pragmatico in questi tempi insoliti, a problemi come cambi di equipaggi, rifornimento, riparazioni, controllo e certificazione e licenze dei marittimi”. Si ricorda che l’IMO, su questi argomenti, ha pubblicato linee guida su una varietà di questioni tecniche e operative relative al Covid – 19.

 

Abele Carruezzo