Partenza dura per la flotta della Volvo Ocean Race

Comincerà subito forte l’edizione 201172012 della Volvo Ocean Race, e previsioni parlano infatti di condizioni piuttosto dure per la partenza della prima tappa di domani. I più recenti bollettini meteo prevedono venti di intensità intorno ai 25 nodi nelle ore successive allo start, che è in programma per le 14.00 nella baia di Alicante. La combinazione di brezza sostenuta e mare formato renderanno difficile la vita dei velisti nel debutto della navigazione che, dopo oltre 6.500 milgia, li porterà nel porto sudafricano di Città del Capo.

“Le prime ore vedranno condizioni ideali per queste barche, vento fresco e velocità alte” è la visione di Gonzalo Infante, meterologo della  Volvo Ocean Race “Ma nel corso delle 12 ore successive, quando la flotta entrerà nella sua prima navigazione notturna, gli equipaggi dovranno risalire di bolina con 25 nodi e mare incrociato. Non sarà confortevole e certo non molto asciutto.”

Mike Sanderson, skipper del team cinese Team Sanya, conosce molto bene cosa significhi navigare in queste condizioni, essendo stato alla guida di ANB AMRO ONE nell’edizione 2005-06, che poi vinse, quando una tempesta colpì la flotta poco dopo la partenza dal porto spagnolo di Vigo. “Non esiste una regata che parte veloce come la Volvo Ocean Race, parti e sei subito nel cuore della storia. Questa partenza non sarà diversa, vedremo succedere delle cose in fretta e sembra che sarà abbastanza dura là fuori.”

Ken Read, skipper del team statunitense PUMA Ocean Racing powered by BERG, è ancora più diretto: “Pare che faremo una bella fatica a uscire dal Mediterraneo.”

Malgrado le previsioni dure, l’australiano Chris Nicholson ha detto che lui e il suo team di CAMPER with Emirates Team New Zealand hanno voglia di partire. “Siamo abituati a questo tipo di tempo, visto che abbiamo avuto condizioni difficili fin dal primo giorno, non è un problema. Potremmo prenderci 30 nodi sul naso prima di arrivare a Gibilterra ma va bene così. Nel trasferimento dall’Inghilterra ad Alicante abbiamo avuto 45 nodi, quindi 30 non sono male affatto”.

La prima tappa porterà i sei team dal Mare Nostrum verso lo stretto di Gibilterra e poi nei forti venti nord-orientali dell’Atlantico prima del passaggio delle calme equatorialai, i temibili Doldrums, ossia una zona di alta pressione e forte instabilità in prossimità dell’equatore. Un’area nota per essere una delle più difficili per la navigazione a vela. Una volta passato quest’ostacolo, i team andranno alla ricerca degli Alisei al largo della costa brasiliana, nella speranza che queste brezze costanti li possano spingere nell’Atlantico meridionale e fino al traguardo di Città del Capo.

Se riusciranno ad uscire indenni dall’inizio duro della tappa, i sei team tenteranno di battere il record di percorrenza sulle 24 ore di 596.6 miglia, stabilito da Ericsson 4 proprio nella prima frazione della scorsa edizione.

Ian Walker è lo skipper di Abu Dhabi Ocean Racing e partirà con un piccolo tesoro di sei punti, avendo vinto la Iberdrola In-Port Race dello scorso sabato. Secondo l’olimpionico britannico, le prime 24 ore della tappa potranno dimostrarsi cruciali per il risultato finale. “La questione centrale è capire se riusciremo a uscire dal Mediterraneo abbastanza in fretta per agganciarci ai venti favorevoli. Ci saranno venti nodi che, di bolina, sono più che sufficienti per rompere. Potrebbe persino succedere che le prime 25 ore siano quelle decisive della tappa”.

Franck Cammas, che guida il primo team francese dopo 18 anni di assenza dei transalpini sul palcoscenico della Volvo Ocean Race ha dichiarato che il suo equipaggio è già “in assetto da regata” in queste ore che precedono la partenza. “Siamo pronti,” sono state le parole dello skipper del Groupama sailing team “Abbiamo studiato bene le previsioni, come se fossimo già in regata,. Anche se non siamo a bordo fisicamente, ci siamo con la testa. Ci siamo preparati a lungo e siamo felici di partire, di mettere alla prova Groupama 4 che ha dimostrato potenziale e sembra una barca promettente.”

Per Iker Martínez di Team Telefónica invece si tratta di recuperare il risultato negativo della prima In-port race e dimostrare al mondo di cosa sia capace il suo equipaggio. “Mi sento bene anche se sono un po’ nervoso, non preoccupato di qualcosa in particolare ma perché abbiamo passato così tanto tempo ad allenarci e vogliamo fare bene. La nostra regata in-port non è andata bene, ma questo ci rende ancora più determinati e pronti a farci valere.”

Da quando la Volvo Ocean Race è corsa con una sola classe di barche, nel 1997-98 i vincitori della prima tappa si sono poi aggiudicati anche la vittoria finale. “Ho sentito dire tante volte che è tradizione che si deve vincere la prima per vincere la regata, ma questa volta non ne sono così sicuro” ha detto Ken Read “Penso che sarà una lotta molto serrata.”

Prima di lasciare Alicante per la grande avventura, i sei team potranno farsi ammirare dai loro fan e dal pubblico nella breve regata costiera nella baia, vicinissimo alla spiaggia cittadina, da  Albufereta al Cabo de Huertas e ritorno.

Foto: Ian Roman