Volvo Ocean Race: la scommessa di Groupama

Sesto giorno di regata nella prima tappa della Volvo Ocean Race con gli equipaggi impegnati in un gioco di nervi e di tattica, in condizioni spesso difficili e faticose. Le prossime ore saranno decisive per dire se la coraggiosa scelta dei francesi di Groupama darà i suoi frutti.

Sarà vincente la puntata di Groupama? Si potrà dire solo fra 24 ore, quando sarà più chiaro se il consistente vantaggio accumulato da Franck Cammas e i suoi restando vicino alla costa africana, sarà messo in discussione da un nuovo sistema meteo e dalla voglia di riscossa dei tre avversari che navigano con vento leggero molto più ad ovest.

Lo skipper francese dice che la sua non è stata una mossa coraggiosa, tanto che si aspettava che qualcuno degli avversari lo seguisse nell’opzione a sud. E, tuttavia, qualsiasi sia stata la motivazione, ora resta da vedere se la decisione sia stata saggia sul lungo periodo.

Secondo il rilevamento delle 15, Groupama 4 ha accumulato un vantaggio di quasi 140 miglia sugli spagnoli di Team Telefónica, che a loro volta precedono PUMA Ocean Racing powered by BERG di sette miglia mentre  CAMPER with Emirates Team New Zealand è 235 miglia dietro ai leader. Il terzetto ha scelto una rotta più convenzionale, quella occidentale, nella convinzione che fosse la migliore per un buon avvicinamento all’isola di Fernando de Noronha, passaggio obbligato del percorso al largo delle coste del Brasile.

Tuttavia la leadership del team francese, il primo equipaggio transalpino nella Volvo Ocean Race da 18 anni a questa parte, potrebbe essere messa in pericolo da un nuovo sistema di bassa pressione che potrebbe far sparire i venti di aliseo più a sud. Nel peggiore degli scenari, Groupama 4 potrebbe vedere i suoi avversari sfruttare i venti prodotti dalla nuova depressione già da venerdì pomeriggio. Poi il gruppetto potrebbe raggiungere gli Alisei e sviluppare forti velocità, nell’ordine dei 18 nodi e più, erodendo il vantaggio del team francese, la cui media attuale è intorno ai 13 nodi.

Intanto continua la battaglia a due fra Telefónica e PUMA Mar Mostro, distanziati di una manciata di miglia e in vista l’uno dell’altro, il che comporta un’attività ininterrotta e faticosa a bordo per spostare in posizione ottimale equipaggio e materiali sopravento a ogni singola virata.

Dal canto loro, i neozelandesi/spagnoli di CAMPER guidati dallo skipper Chris Nicholson, sono coloro che hanno perso maggiormente nelle ultime ore. Lo scafo rosso continua comunque nella sua strategia di far rotta verso ovest, nella speranza di “agganciare” prima la bassa pressione e il nuovo vento.

Abu Dhabi Ocean Racing, ha ripreso il mare ieri dopo aver sostituito l’albero e alle 3.16 della notte è rientrato ufficialmente in regata nel punto dove aveva lasciato lo scorso sabato per il disalberamento, avvenuto a sole sei ore dalla partenza della tappa. Con un armo nuovo e non testato, e senza un altro albero di scorta, il team naviga con una certa cautela verso lo stretto di Gibilterra, mantenendo delle velocità intorno ai dieci nodi.

Classifica provvisoria giorno 6 – 10 novembre, ore 14:00

1. Groupama sailing team (Franck Cammas), 5.499,2 miglia da Città del Capo
2. Team Telefónica (Iker Martínez), +139,9
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read), +146,6
4. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +235,6
5. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), +855,1
6. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1

Foto: Yann Riou/Groupama Sailing Team