Volvo Ocean Race: Team Sanya in testa, flotta divisa

Grazie alla coraggiosa scelta di puntare verso nord Mike Sanderson e l’equipaggio di Team Sanya, hanno preso la testa della flotta. All’altro estremo della carta, i francesi di Groupama 4 dopo un guadagno iniziale sono fermati dal vento debole, mentre i “centristi” CAMPER, PUMA e Telefónica sono ormai fuori dalla situazione di stallo meteo degli ultimi giorni e hanno ripreso velocità, con Abu Dhabi attardato di qualche decina di miglia. Praticamente tre regate in una.

L’ottava giornata della seconda tappa della Volvo Ocean Race fa segnare grandi cambiamenti nella classifica provvisoria, con la flotta che si è suddivisa in tre gruppi. A nord Team Sanya, prende la leadership, al centro CAMPER, PUMA e Telefónica sono ormai fuori dalla zona anticiclonica e hanno ripreso un buon passo mentre al sud Groupama, dopo aver guadagnato si ferma a causa del vento debole. La flotta continua divisa, ognuno dei tre gruppi con velocità e condizioni meteo diverse.

La sorpresa, se di sopresa si può parlare, è arrivata durante la notte, quando il rilevamento effettuato dal Race Control Centre di Alicante ha confermato che il team cinese guidato dallo skipper Mike Sanderson era il leader provvisorio della seconda tappa della Volvo Ocean Race.

La mossa strategica di puntare a nord è arrivata dopo che Sanderson e il suo navigatore norvegese Aksel Magdahl avevano considerato l’opzione a lungo. Come confermato dalle parole del neozelandese: “L’opzione era sul tavolo ormai da qualche giorno, e abbiamo dovuto lavorare un bel po’ per riuscire a far calcolare al software di navigazione una rotta est. Ogni volta che facevamo una nuova simulazione, il programma ci diceva di andare a nord. Per noi queste opportunità sono poche.”

In effetti Team Sanya è l’unico team a disporre di una barca della precedente generazione, che ha partecipato alla scorsa edizione della regata come Telefónica Blue, e che sulla carta potrebbe non garantire le stesse performance degli scafi nuovi. “Sono stato chiaro fin dall’inzio del nostro progetto su questo punto, non siamo abbastanza veloci per vincere overall quindi dobbiamo cogliere ogni opportunità per cercare di vincere una tappa o andare sul podio. E una chance come questa di fare qualcosa di diverso potrebbe non ripresentarsi. Abbiamo lavorato molto e cercato di convincerci del contrario, ma alla fine pensiamo che questa scelta ci dia la possibilità di essere in gara, quando arriveranno i Doldrum. Ci sono ancora molti ostacoli, ma crediamo che valga la pena provarci.” Quanto alla componente di rischio insita nella loro scelta, Sanderson ha affermato che: “Non penso stiamo rischiando troppo, e penso che nessuno si sia sorpreso troppo nel vederci fare questa mossa. Di sicuro  tutti i navigatori e gli skipper ci hanno pensato. Chi vivrà vedrà, si potrebbe dire.”

Il rischio che corre il team cinese, tuttavia, prende la forma di uno scenario meteo piuttosto duro, con venti forti oltre i 40 nodi, causati da una depressione tropicale che si sta stabilendo al largo del Madagascar. Team Sanya dovrà sperare che il sistema si sposti a est e trovare una “strada” per passare fra la bassa e l’isola.

Altrettanto coraggiosa è stata, all’altro estremo della carta, la scelta dei francesi di Groupama di tenersi molto a sud, una scommessa che inizialmente ha pagato, ma che all’ultimo rilevamento vede il team transalpino in una zona di venti molto deboli, che lo hanno rallentato molto, facendogli perdere molte miglia.

Il navigatore transalpino, Jean Luc Nélias in un collegamento telefonico con Alicante ha spiegato quali siano state le motivazioni dell’opzione meridionale: “L’idea era quella di trovare una via d’uscita dal fronte occluso, abbiamo pensato subito che fosse a sud, la prima che abbiamo calcolato era troppo estrema, ma poi se ne è presentata una meno rischiosa e ci è piaciuta. Ci abbiamo lavorato fin dall’altezza di Port Elizabeth e per questo ci siamo abbassati rispetto alla flotta. Poi, improvvisamente due o tre giorni fa si è aperta una porta a nord! Abbiamo cambiato idea e rotta. Era anche un modo per stare vicino agli altri, per evitare un’opzione “alla francese” e non trovarci ai margini. Abbiamo navigato come gli altri, e quando Puma e CAMPER, improvvisamente si sono diretti a sud-est, abbiamo pensato cosa stanno facendo? Poi, la sera l’opzione sud si è ripresentata e quindi ci siamo diretti verso quella piccola bassa pressione che si stava sviluppando a sud del fronte. Ieri abbiamo camminato bene, sopra la bassa, e poi abbiamo strambato.”

Il velista francese ha confermato che al momento attuale le condizioni non sono positive per Groupam 4: “Adesso il vento è calato e siamo fermi da due ore, speriamo di ripartire presto. Questo pomeriggio pensiamo di tornare a nord, per andare a cercare gli alisei. Navigare in queste condizioni è stressante perché non si sa dove stia la verità, e c’è molto in gioco. Sembra di leggere il futuro nei fondi di caffè….”

Quanto al gruppo centrale, questa mattina tutte e quattro le barche sono finalmente riuscite ad uscire dalla situazione di empasse degli ultimi giorni e ad agganciare l’anticiclone che stava inseguendo da giorni. CAMPER, PUMA e Telefónica navigano molto vicini, mentre Abu Dhabi , che si è tenuto più a sud e ha una brezza più debole, non è riuscito a mantenere il contatto.

Nell’aggiornamento delle posizioni delle ore 14, Team Sanya grazie a una velocità intorno ai venti nodi ha accumulato un vantaggio consistente sul terzetto degli inseguitori che sono racchiusi in meno di tre miglia. CAMPER, PUMA e Telefonica sono, infatti rispettivamente secondi, terzi e quarti a 117.1, 118.7 e 119.7 miglia e camminano sul passo degli undici nodi. Groupama è rilevato a 131.4 miglia, con una velocità di appena 3.7 nodi, mentre Abu Dhabi è sesto e accusa un distacco di 163.5 miglia.

Dopo una prima settimana che ha visto le barche molto raggruppate, le mosse coraggiose dei cinesi e dei francesi hanno riaperto i giochi, quindi, e navigatori e skipper si ritroveranno nuovamente chiamati a un lavoro intenso nei prossimi giorni per elaborare strategie che potrebbero essere molto differenti. Se Team Sanya riuscirà ad approfittare del sistema meteo che lo attende in avvicinamento al Madagascar evitandone la parte più insidiosa con vento molto forte, potrebbe riuscire a guadagnare parecchia strada sugli avversari. Parallelamente anche CAMPER, PUMA e Telefonica, potrebbero essere in grado di sfruttare il potenziale dell’anticiclone in cui navigano.

Classifica provvisoria seconda tappa, 18 dicembre alle ore 13 GMT

1. Team Sanya (Mike Sanderson)
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +117,1
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read), +118,7
4. Team Telefónica (Iker Martínez), +119,7
5. Groupama sailing team (Franck Cammas), +131,4
6. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), +163,5

Foto: Andres Soriano