CAMPIONATO DEL MONDO RS:X YOUTH 2012: MATTIA CAMBONI VINCE IL TITOLO U17 ED E’ 5° ASSOLUTO

Ultima giornata del Mondiale Youth RS:X di Penghu a Taipei con la disputa della Medal Race maschile e femminile. Mattia Camboni (LNI Civitavecchia) termina la regata di finale in ottava posizione. In classifica generale ottiene il quinto posto assoluto e conquista il titolo Mondiale nella categoria Under 17.

Dopo l’ultima prova di flotta per donne e uomini, sul campo di regata si presentano i migliori dieci per contendersi le medaglie iridate. Le condizioni sono molto simili a quelle di ieri con vento tra 10-12 nodi e corrente piuttosto forte.

Molto bella e combattuta la finale dell’RS:X maschile dove ci si attendeva un confronto a viso aperto tra Tarnowski (POL) e Olmeta (FRA).
La classifica è molto corta, i primi cinque sono divisi da pochi punti i primi 5 e nel prepartenza i nervi sono molto tesi. Fioccano richieste di proteste (viene applicato il sistema di arbitraggio in acqua) e la partenza è una questione di millimetri. In questo gioco rientra anche Mattia Camboni che sulla linea di partenza si misura da vicino col britannico Martin.

I due partono appaiati con Mattia sottovento e allo start tutti iniziano a pompare mure a dritta per uscire dalla linea. Le tavole accelerano, ma quelle di Mattia e di Martin sono nettamente più veloci. È una questione di secondi i due sono affiancati e solo chi riuscirà a guadagnare quel metro in più avrà la meglio. Martin con un raffica riesce ad alzarsi di poco, quel tanto che basta per poggiare e superare Camboni in accelerazione.

L’azzurro rimane soffocato sotto i rifiuti del britannico e ritarda la virata. Tutta la flotta si dirige a destra, ma Camboni e il britannico cercano la sinistra del campo di regata. Si arriva in boa e nell’approccio finale il primo a girare è Galili (ISR). Martin (GBR) è quarto e Camboni quinto. Tarnowski (POL) e Olmeta (FRA) sono ultimo e penultimo, staccati di diversi secondi. Tra di loro si gioca un match race, con il polacco che deve solo controllare il francese per assicurarsi il tittolo.

Nella poppa l’italiano incappa in un buco di vento e perde tre posizioni. Il britannico Martin, invece, si allunga guadagnando diverse posizioni e andando a vincere la prova davanti a Labat (FRA) e Galili (ISR). Grazie al successo, abbinato al nono posto del francese Olmeta, consente a Martin di conquistare la medaglia d’argento. Camboni, che tenta invano di recuperare, finisce la Medal Race in ottava posizione. Il polacco Pawel Tarnowski chiude la regata all’ultimo posto, riconfermando il titolo mondiale vinto lo scorso anno. Terzo posto assoluto e medaglia di bronzo per Martin Olmeta (FRA).

Mattia Camboni, oltre al quinto posto assoluto nella rassegna iridata, conquista il titolo di campione mondiale nella categoria Under 17. Mattia, unico U17 entrato in Medal Race, ha preceduto Baz Bell (ISR) e Natthanon Chui (THA).

Tra le donne, si preannunciava un duello tra Saskia Sills (GBR) e Neomi Cohen (ISR), le favorite con queste condizioni. Infatti, sono proprio loro a dettare il passo di gara sin dal via con l’israeliana che allunga subito grazie a un’andatura decisamente migliore rispetto alle altre. La Sills, a metà della prima bolina, si ritrova imbottigliata e gira la prima boa in quarta posizione.

Nella poppa la Cohen incrementa il vantaggio, mentre la britannica rimane piantata in due buchi di vento viene superata dalla francese Humeau e dalla polacca Kacprzyc. La Sills non riesce più a recuperare il distacco dalla Cohen che chiude in trionfo vincendo Medal Race e titolo iridato. Al secondo posto si piazza Noelle Finch (GBR) e al terzo Clidane Humeau. Saskia Sills taglia il traguardo al quarto posto e si deve accontentare della medaglia d’argento. La medaglia di bronzo, nonostante il decimo posto nella regata finale, va a Jeanne Dantes (FRA). Nella categoria Under 17 il titolo se lo aggiudica Saskia Sills davanti a Shahar Tibi (ISR) e alla sorella gemella Imogen Sills (GBR).

E’ stata una Medal Race come non se ne vedevano da tempo – ha commentato Stella – tutti a darsi battaglia con grande determinazione e senza risparmiarsi per cercare di guadagnare anche un minimo vantaggio sugli avversari. Tanti gli aspetti positivi per Mattia che è stato pronto a lottare a viso aperto e ha dimostrato carattere.
Avevamo ipotizzato il match race tra il polacco e il francese, per noi non c’era nulla da perdere e ovviamente ci eravamo prefissi l’obiettivo della medaglia. Peccato per la prima poppa – ha raccontato il tecnico FIV – dove Mattia ha perso la planata, senza più prenderla. I miei complimenti a Kieran, bravissimo a tenerci sotto scacco per tutta la prima bolina.

Camboni ha chiuso il campionato mondiale al quinto posto assoluto, che non è di certo un risultato da sottovalutare. Rimane un po’ di amaro in bocca per il profumo di medaglia, sentito per tutta la settimana, e che è svanito, in modo strano, con i venti più leggeri e più adatti a Mattia.

Il titolo Under 17 non compensa il mancato podio, ma credo sia comunque una gratifica per Mattia che è stato molto determinazione e ci ha creduto dall’inizio alla fine, lavorando duro e mostrando una maturità sportiva fuori dal comune per un ragazzo di 16 anni. E’ stato una sorpresa per molti – ha concluso un soddisfatto Stella – nessuno si aspettava di vederlo quasi tutti i giorni con il pallino sulla vela, tanto da guadagnarsi in campo internazionale il nickname di “Italian Prodigy”. Un bravo se lo merita tutto. E’ stato un mondiale fantastico che termina una stagione da ricordare per Mattia.”

“Ce l’ho messa davvero tutta. Posso dire che è stato faticosissimo – ha iniziato Camboni – sei giornate di gare, tre prove quotidiane, senza nemmeno giorno di riposo. Sono esausto.

Oggi per la Medal Race ho tirato fuori tutte le risorse che avevo, ma non sono bastate. Ho provato il tutto per tutto, perché un quarto o un quinto posto non mi sarebbero bastati. Quando ho visto il francese molto indietro a lottare col polacco ho iniziato a crederci veramente, ma nella prima poppa ho strambato su una bella raffica in arrivo che purtroppo è sparita poco prima di raggiungermi. Peccato…
Un mondiale sopra le mie aspettative, se mi avessero detto prima della partenza che sarei potuto arrivare in Medal Race e giocarmi una medaglia non ci avrei mai creduto. Invece ero là tra i più forti al mondo, con condizioni che fino a ora non mi sono mai state favorevoli. Sono veramente contento e ora so che posso davvero giocarmela in tutte le condizioni.

Al mondiale del 2011, con vento forte quasi tutti i giorni, ho chiuso al 14° posto. Quest’anno sono riuscito a toccare anche il secondo posto in classifica e ho rischiato di finire sul podio. Direi che un bel salto in avanti è stato fatto e questo significa che il lavoro svolto è servito e che la strada intrapresa con Adriano è quella giusta. Sono veramente felice. Certo un po’ di delusione c’è, non posso negarlo, ma il secondo titolo Under 17 la attenua in parte. Sono arrivato qui con l’obiettivo di entrare in Medal Race – ha terminato Mattia – e ritrovarmi, a sedici anni, a lottare per una medaglia Under 19 è stato bello. Ho vissuto un’esperienza fantastica! Un grazie infinito a tutti coloro che mi hanno sostenuto e che hanno creduto in me, ai miei genitori e naturalmente al Coach!”