Aggiornamento sulla Mini Transat
News, Regate, Sport lunedì, Novembre 18th, 2013Ecco l’ultimo aggiornamento sulla Mini Transat pubblicato ieri, domenica 17 novembre, sul sito ufficiale della classe italiana Mini 650. Ulteriori informazioniall’indirizzo www.classemini.it/portale/
Dopo i primi 4 giorni a canna morta, i 64 Mini 6.50 rimasti in gara (41 Serie e 23 Proto) affrontano in queste ore l’arcipelago delle Canarie, con il cancello di Arrecife (Lanzarote) da passare obbligatoriamente prima di lasciare a dritta l’isola di La Palma. Come previsto sin dalla partenza da Sada, i Mini che lo desiderano possono fare un pit-stop per riparare piccole e grandi “bue” (di minimo 12 ore e massimo 72) nel porto spagnolo ancora parato a festa per accogliere la flotta, nonostante l’annullamento della prima tappa. E se per ora (20h00) solo i due Proto di Nicolas Boidevezi e Julien Pulve e il Serie di Renaud Mary hanno scelto di fermarsi, altri Mini hanno già comunicato all’organizzazione di voler anch’essi fare scalo per riparare, fra cui David Genest, Raphaëla Le Gouvello, Yoann Tricault e Erwan Pellen.
Gli italiani che stanno negoziando in queste ore l’entrata nell’arcipelago, non ci risulta abbiano quest’intenzione. Fermarsi, anche solo per qualche ora, è una scelta non solo tecnica, a volte inevitabile, ma anche psicologica. Le sirene della terraferma ce la metteranno tutta ad attirare i marinai, ma penso che mantenere il ritmo dell’oceano che si è creato in questi quattro giorni, sia molto importante, anche e soprattutto per l’approccio al Grande Salto verso la Guadalupe. Il corpo e la mente hanno iniziato ad abituarsi alla cadenza disordinata ma naturale, imposta dal vento e dal mare e spezzarla può essere deleterio. Ciò detto, ovviamente solo i ministi sentono e sanno ciò che è giusto, per loro e per la loro barca.
Se per i primi della flotta il cancello di Arrecife è già nella scia e il prossimo passo è scegliere la strategia vincente per uscire dall’arcipelago spagnolo, per i chiudifila mancano ancora più di 300 e passa miglia per scorgere le luci di Lanzarote.
Le opzioni che si delineano per il Grande Salto sono sostanzialmente due: puntare decisi a Sud per sperare di agganciare un aliseo più stabilito e potente, oppure fare lo slalom fra le Canarie, mantenendosi quanto più vicino possibile alla rotta ortodromica. Per costruire la loro strategia i Ministi hanno pochi elementi: l’esperienza di altre regate con questo percorso, i bollettini meteo diramati dalla direzione di corsa via SSB e l’osservazione di quanto li circonda. Il tutto condito da un pizzico di intuizione e spontaneità.
Per ora Giancarlo Pedote (Prysmian) è l’unico ad aver scelto l’opzione decisa a Sud, mentre gli altri due Proto di Bertrand Delesne e Benoit Marie si sono “allineati” sull’ortodromica. Fra i Serie, al rilevamento delle 8 sembra che i primi due, Aymeric Belloir e Simon Kostner, seguano le orme dei loro connazionali, mentre Justine Mettraux da l’impressione di tenere una coraggiosa rotta a Sud.
Gli altri italiani si avvicinano veloci a Lanzarote: Alberto Bona (Onlinesim.it) sta tenendo medie altissime, 9.5 nodi contro i 7.9 e 8.5 dei suoi più diretti avversari, ed è in nona posizione a sole due miglia dal settimo e a una cinquantina dall’isola spagnola. Lui e Michele Zambelli (Fontanot), che nel pomeriggio ha sgranocchiato un’altra posizione ed è 11mo a più di 9 nodi, dovrebbero scapolare l’isola spagnola fra stanotte e domani all’alba, Eolo permettendo.
Andrea Iacopini (Umpa Lumpa) tiene una rotta decisa per 196° e viaggia in 22esima posizione a 7.8 nodi, Federico Fornaro, 33mo, dal tracking sembra stia andando a cercare un po’ più vento a Ovest, mentre Federico Cuciuc (Your Sail), subito dietro di lui in classifica, sta riavvicinandosi alla flotta dopo l’allontanamento di ieri, forse dovuto a un problema tecnico.
(Francesca Pradelli)
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