La vocazione dello sport come mezzo di inclusione: la storia di Monica Priore

Parte con un testimonial d’eccezione, che mira a portare con sé questo messaggio, il calendario di iniziative del Coni nell’ambito del Salone Nautico di Puglia. Lei è Monica Priore, nuotatrice mesagnese che nonostante il diabete si è resa protagonista di risultati straordinari, come la traversata dello stretto di Messina nel 2007 e la Capri-Meta di Sorrento nel 2010. Al suo attivo, anche la partecipazione ai mondiali master nel 2012 a Riccione.

Nella conferenza che si è tenuta alla Casa del Turista, la Priore ha raccontato la sua storia, i passaggi che le hanno permesso di superare l’impedimento della malattia ed i suoi progetti per il futuro. In particolare, ce n’è uno per il 2015: “La mia intenzione – spiega la nuotatrice – è girare per tutte e venti le regione italiane, ed in ognuna di queste fare una traversata di almeno 5 chilometri, in mare, lago o piscina. Vorrei farlo per sensibilizzare sul fatto che chi è affetto dal diabete di tipo 1 deve essere integrato in una maniera appropriata. Porre limiti non utili porta a sfiduciare chi è affetto da questa malattia”.

Parole di soddisfazione anche dal delegato provinciale del Coni, Nicola Cainazzo: “Lo sport – dice – si deve confermare come uno straordinario mezzo di inclusione e Monica è uno degli esempi migliori”.

 

Francesco Trinchera