Coppa del Mondo Canoa Slalom: nono posto per De Gennaro

La prima tappa di Coppa del Mondo di canoa slalom, che si è svolta in questi giorni a Londra, non ha particolarmente sorriso agli equipaggi azzurri, reduci da un campionato europeo a Vienna poco redditizio e molto sfortunato, periodo no confermato anche in terra inglese

Centra la finale del K1 maschile Giovanni De Gennaro con il secondo posto  (97.02) ad appena 1.53 dallo sloveno Peterlin, che aveva il miglior tempo. Nell’ultima discesa, però, De Gennaro chiude  al nono posto  con un ritardo di 15.86 dal vincitore, il francese Boris Neveu che sul traguardo si impone sul ceco Vit Prindis e sul polacco Mateusz Polaczyk.

Sfortuna anche nella C1 maschile: Roberto Colazingari è costretto al ritiro dopo aver perso il paraspruzzi alla porta 5, mentre Stefano Cipressi manca la finale per soli 42 centesimi (dodicesimo a 103.99). Oro per il britannico David Florence davanti agli slovacchi Matej Benus e Michal Martikan

Sempre nella C1 maschile, ma stavolta a squadre, altro momento sfortunato con la rappresentativa azzurra che chiude ottava dopo un salto di porta nella fase finale: il team italiano, formato da Colazingari, Cipressi e Marco Babuin chiude a 61.73 dalla Gran Bretagna (medaglia d’oro davanti a Slovacchia e Slovenia).

Fuori dalla finale a 10 per il K1 femminile Stefanie Horn: l’atleta di origine tedesca non riesce ad andare oltre il quattordicesimo posto nella propria disciplina con il tempo di 117.65. A vincere la finale sarà la cinese Li, davanti all’austriaca Corinna Kuhnle e all’australiana Jessica Fox.

Niente da fare anche per l’equipaggio del C2 maschile: i due canoisti azzurri Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari. I due alfieri della nazionale italiana, che fanno parte del gruppo della Marina Militare, hanno concluso la propria prova di semifinale in 118.58, tempo che li relega in quindicesima posizione. A vincere la gara sono stati gli sloveni Bozic e Taljat davanti ai tedeschi Anton e Benzien; terzo posto per Ladislav e Peter Skantar (Slovacchia).

 

Francesco Trinchera