Invernale Riva di Traiano: regata ad ogni costo

RIVA DI TRAIANO – E’ stata la giornata delle conferme. Stefano Chiarotti (Lunatika-NTT Data), questa volta in coppia con il nuovo presidente dei Mini 6.50 Ambrogio Beccaria, ha inanellato l’ennesima vittoria, che lo avvicina ulteriormente al titolo, così come ha fatto Francesco Sette (Twins) nei Crociera e soprattutto Ezio Petrolini con Giuly del Mar, che non solo ha vinto la regata ma anche matematicamente il Campionato nella classe Gran Crociera con una giornata d’anticipo.

In Regata la conferma l’hanno invece data i primi quattro in classifica, che non intendono rinunciare alla lotta per il titolo e combatteranno fino all’ultimo miglio dell’ultima regata.

Anche in questa settima prova Ars Una, il Mylius 15E25 di Biscarini/Rocchi è stata la barca più veloce, precedendo di 3’26” Ulika, Swan 45 di Andrea Masi e di 12’21” Er Cavaliere Nero, First 45 di Paolo Morville. La classifica in compensato (IRC) dà però ragione a Ulika, prima davanti a Vulcano 2, First 34,7 di Giuseppe Morani, e a Ars Una. In ORC, Tevere Remo Mon Ile, First 40 di Gianrocco Catalano, ha preceduto Ulika e Vahiné 7, First 45 di Francesco Raponi.

E’ stata una giornata da incorniciare, perché quello che sembrava impossibile solo 24 ore prima, si è invece verificato! La settima prova del campionato invernale di Riva di Traiano – Trofeo Paolo Venanzangeli è stata disputata nonostante una giornata in cui le previsioni davano quale unica attività possibile quella di impegnarsi a girare una forchetta nel piatto piuttosto che un winch.

Il clima era di rassegnazione già la sera prima. E mentre a cena si confrontavano le previsioni di vari siti specializzati, si dedicava più tempo alla degustazione della “provola”, con abbinati paccheri e ricotta, proposta culinaria d’eccellenza del Commodoro del CNRT, Ammiraglio Franco Lo Sardo, piuttosto che alla “prova” del giorno successivo.L’unico a non essere d’accordo era il direttore del Comitato di Regata, Fabio Barrasso, che lanciava la sua sfida ad Eolo con un “Chi la dura la vince”.

E la mattina al briefing la sorpresa. Tutti a terra fino alle 14:000 e poi in mare, diretti verso nord, al limite dell’ingresso del porto di Civitavecchia. “Siamo andati incontro al vento – ha spiegato Fabio Barrasso – perché mi sono fidato delle previsioni giuste che davano un lento arrivo di una parvenza di Maestrale. Ed infatti abbiamo trovato un vento da 290° tra i 6 e i 7 nodi. Ma anche una forte corrente da sud che è stata la causa principale di due false partenze.  La corsa è stata molto bella e regolare e, anche se il vento è poi girato fino ad un maestrale pieno, non abbiamo dovuto modificare il percorso.  Alla fine siamo arrivati anche a 10 nodi e la regata è diventata divertente, oltre che molto tecnica”.

“Giornata meravigliosa e con un gran sole – commenta  il Presidente del CNRT Alessandro Farassino – con molti equipaggi che sono oramai in modalità Roma per 2. Stefano Chiarotti, ad esempio, era già qui con il minista Ambrogio Beccaria, con il quale correrà la Roma. Ma anche Libertine, Nuova, Zigozago e tanti altri stanno già pensando a questa edizione della Roma che vedrà tantissimi equipaggi in doppio. Oggi hanno navigato molto, coprendo un triangolo di ben 14 miglia.

Era quello che chiedevano: navigare tanto. E lo stanno avendo. Sono poi molto contento dell’altissimo livello raggiunto dagli equipaggi in classe Regata e dall’incertezza che regna assoluta. Tevere Remo Mon Ile è in testa sia in IRC sia in ORC, ma Ulika, Rosmarine 2, Ars Una non mollano un centimetro. Tra 15 giorni ci sarà da combattere e, comunque andrà, sarà bellissimo. Doverosi, inoltre, i complimenti a Giuly del Mar, che ha già conquistato il titolo in Gran Crociera disputando l’ennesima ottima regata”.