Iran sequestra petroliera inglese

Teheran. La”guerra delle petroliere” si fa più dura  e porta a crescere la tensione nelle acque del Golfo Persico. Ieri, la petroliera Stena Impero è stata posta sotto sequestro da parte dei Pasdaran e da quei momenti la Compagnia di navigazione e armatrice, la Stena Bulk, ha dichiarato di aver perso i contatti con il tanker. Notizia confermata anche da Londra, per cui il Governo britannico ha riunito l’unità di emergenza – il Comitato Cobra – per ottemperare una strategia di contrasto.

Il sequestro della Stena Impero ha il sapore di una risposta di Teheran al sequestro della super petroliera Grace I, fermata il 4 luglio scorso, mentre navigava per lo Stretto di Gibilterra e diretta in Siria, con l’accusa di violare le sanzioni Ue allo Stato siriano.

Le navi. La petroliera, Stena Impero britannica, stava navigando nello Stretto di Hormuz, in acque internazionali, quando è stata avvicinata dai Pasdaran (Guardie della Rivoluzione islamica) e da un elicottero. Non avendo rispettato i segnali di avvertimento, perché fuori rotta, e in violazione delle norme marittime internazionali, la petroliera britannica è stata costretta dalle Autorità iraniane a dirigere in un porto iraniano. A bordo tra i 23 membri di equipaggio, composto da marinai di varie nazionalità, vi sono anche tre russi e ne da conferma l’ambasciata russa a Teheran, mentre nessun cittadino britannico è presente a bordo. L’altra nave, la MV Mesdar, battente bandiera liberiana, della Società armatrice britannica Norbulk Shipping, con base a Glasgow, ha subito ispezioni e dopo i controlli a bordo, è stata rilasciata in serata, riprendendo la navigazione.

Washington. Il colonnello Earl Brown, portavoce di Centcom annuncia che proprie forze stanno monitorando lo Stretto dall’alto. “Abbiamo pattuglie aeree che operano in uno spazio aereo internazionale monitorando la situazione all’interno dello Stretto di Hormuz”, ha detto. Le forze navali di Centcom sono in contatto con le navi americane che operano nell’area al fine di garantirne la sicurezza, ha aggiunto. Intanto, il Presidente Donald Trump, dopo un colloquio telefonico sull’Iran con il Presidente francese Emmanuel Macron, invia truppe in Arabia Saudita che accetta di ospitare sul proprio suolo militari americani.

Abele Carruezzo