Il Covid non ferma la vela, ad Alghero 100 studenti hanno debuttato in barca

Altro che noia, la vela entusiasma i giovani. Sicuramente gli oltre 100 studenti dell’Istituto Roth di Alghero che hanno debuttato in barca e iniziato a veleggiare grazie alla Sailing for Living.

Un successo per la scuola di vela di Alghero condotta da Dario Delogu e Giulio Falchi che quest’anno hanno lavoro tanto con le scuole e i giovani.

“Siamo partiti lo scorso anno scolastico con 40 studenti del corso Amministrazione Finanza e Marketing sportivo, quest’anno ne abbiamo coinvolto 110 – sottolinea il dirigente scolastico del Roth Angelo Parodi — La scelta di ampliare l’offerta formativa della scuola è nata dalla necessità di trovare valide alternative agli sport di contatto vietati dalle recenti restrizioni sanitarie; la vela si è rivelato essere una delle discipline più sicure”. Come si legge in un documento del CONI. “La collaborazione tra l’Istituto Roth e la Sailing for Living dimostra – sostengono Dario e Giulio – che è possibile coinvolgere gli studenti nella pratica di discipline alternative agli sport comunemente praticati in ambito scolastico”.

Un’ottima opportunità per estendere la pratica della vela: “Abbiamo proposto – prosegue Dario – lezioni teoriche e pratiche e, alla fine del corso, gli studenti hanno acquisito e rafforzato le nozioni relative ai venti, alle andature, ai nodi, la capacità di armare e disarmare un’imbarcazione, di condurre in maniera autonoma una deriva ma, sopratutto, hanno imparato a collaborare e a lavorare in team”.

Si punta a coinvolgere anche scuole di altre regioni

Questa esperienza positiva incoraggia i Sailing for Living ad ampliare i confini: “La conferma dei punti di forza della vela e ci invoglia a proseguire in questa direzione e a coinvolgere non solo gli studenti di Alghero ma anche quelli di altre città”.

Anche al di fuori dell’isola come sottolineano Dario e Giulio : “Vorremo collaborare anche con altre scuole d’Italia proponendo stage di tre giorni o anche di una settimana; un’opportunità per recuperare, valorizzare e diffondere la cultura marinaresca che si sta perdendo. Questo ci permetterebbe, inoltre, di creare ulteriori opportunità di lavoro anche in bassa stagione e far conoscere la nostra città. La scuola può essere un volano per raggiungere questi obiettivi”.