L’importanza della cooperazione con i Balcani

La vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, ha concluso i lavori del workshop su “Puglia –Paesi Balcanici: Nuovi scenari per le imprese della nautica da diporto, della portualità turistica, del turismo nautico”. Tema molto impegnativo e complesso che ha visto una  presenza limitata delle imprese del settore della nautica da diporto e che pone una domanda: o le imprese assenti sanno tutto del problema dei Balcani, oppure è un’area di mercato poco interessante. I lavori sono stati aperti dal presidente del Distretto pugliese della Nautica da Diporto, Giuseppe Danese, il quale ha presentato le strategie di sviluppo di un distretto che stenta a partire; una Mare Adriatico che offre tante opportunità di partecipazione a progetti che vanno dalle costruzioni delle imbarcazioni ai servizi nautici a terra e a mare, dagli approdi nautici al turismo nautico; mare di opportunità che le aziende del meridione italiano e pugliese in particolare stentano la una partecipazione per  creare sinergie di sviluppo. Ebbene, l’incontro di oggi al Salone Nautico di Puglia, ha sottolineato Danese, costituisce un’ottima opportunità per tutte le imprese pugliesi che operano nel settore della nautica da diporto e che intendono orientare il proprio sviluppo nei vicini mercati balcanici. Il direttore del Marina Sv. Nikola Bar, MiŠa Ostojić, nel porgere i saluti ai presenti, ha sottolineato il progresso che hanno fatto le imprese del marina OMC nel campo dei servizi alle imbarcazioni ed al diportista che sceglie di navigare lungo le coste dell’Adriatico balcanico. Mentre la partecipazione di Franco Ceroici, al work shop, ha delineato le grandi opportunità di collaborazione che possono esserci fra le due sponde. Il dottor Bonelli, di Confindustria e responsabile per l’area dei Balcani, ha affermato che il mercato dei balcani è per l’Italia una nuova frontiera; soprattutto per quelle aziende che credono prima di tutto all’opportunità offerta; poi che ci credono ad una presenza italiana per creare internazionalizzazione e poi per esportare il modo italiano di essere azienda con tutto il “made in italy”. Il vice presidente Capone, nel chiudere i lavori, ha posto l’accento su questo particolare periodo storico di tutto il Mediterraneo, con i movimenti delle regioni del Maghreb, con la crisi libica; per l’Italia e per la Puglia si sta aprendo una finestra difficile, ma anche piena di opportunità di sviluppo per tutta la regione; proprio nel senso mediterraneo del termine e cioè nel senso “est-ovest”, attraverso la cooperazione con i Paesi balcanici, per essere una vera “porta d’oriente” per l’Europa; e qui il Distretto pugliese della Nautica si presta a nuove sfide per le aziende.

Abele Carruezzo

Foto: Simone Rella