Governo Italiano naviga nelle acque agitate di Assologistica

I tempi di carico e scarico delle merci stanno diventando un punto di contrasto per il Governo e per il cluster marittimo: Assologistica minaccia di abbandonare il tavolo delle trattative non solo, ma intima di affidare ai suoi legali di impugnare tutti i recenti provvedimenti legislativi in materia. Nereo Marcucci, in rappresentanza dei terminalisti portuali e imprese di logistica, sta per diffidare il Governo qualora non accogliesse le proposte di tale settore: si polemizza  contro l’applicazione sui terminal del decreto dirigenziale – il 69/2011, collegato alla legge 127/2010 – sul auto trasporto e cioè che per ogni ora di attesa, oltre le due, sul carico e lo scarico delle merci dai camion, la norma prevede il pagamento di un risarcimento di 40 euro da parte del committente al trasportatore. Questo decreto, voluto dal sottosegretario ai trasporti Mino Giachino per snellire le operazioni di carico e scarico delle merci nelle varie facility italiane, per Assologistica non risolve i problemi nei terminal portuali perché la normativa, in questi ambiti, prevede la possibilità di deroghe e di accordi fra le parti per ogni scalo (concertazione decentrata). Infatti,  Assologistica rimarca di non aver sottoscritto gli accordi sulle tariffe minime dell’autotrasporto del 2010; e poiché la legge 127/2010, pur recependo tali tariffe,  per quanto riguarda l’ambito portuale e gli interporti, occorre denunziare che vi sono elementi esterni che interferiscono sui tempi di carico e scarico; tra questi le dogane e altri enti preposti alle verifiche o semplicemente i tempi di transito per le gate portuali, i cosiddetti  “colli di bottiglia”, o l’ultimo miglio nei pressi degli scali; per queste difficoltà esterne al trasporto, furono concessi incentivi ed indennizzi, oggetto di specifici accordi di programma decentrato scalo per scalo denominati di “reciprocità/responsabilità”. Il ministero, con  il decreto dirigenziale, saltando le parti, vuole recuperare  gli indennizzi degli accordi degli autotrasportatori sui terminal portuali ed interporti: questo per Assologistica vuol dire confusione e lavoro per gli avvocati che vorranno garantire i “time” di carico e scarico delle merci. In attesa di un protocollo ministeriale di linee guida per ridurre i tempi di attesa di carico e scarico delle merci che ogni porto dovrà adottare, Assologistica minaccia di ritirarsi dal tavolo governativo.

Abele Carruezzo