“Porti ed intermodalità nel bacino Adriatico Ionio nel quadro delle politiche europee; il ruolo del Corridoio Adriatico-Baltico”

La seconda giornata della XII a  edizione del Forum dell’Adriatic and Ionian Chambers of Commerce, che si sta svolgendo in Brindisi, è iniziata con la convocazione dei “tavoli” di lavoro tematici: Imprenditoria Femminile-Trasporti-Turismo-Agricoltura-Pesca/Acquicoltura e Ambiente.

Di rilevante interesse per le strategie portuali dell’area marittima Adriatico-Ionica è stato il tavolo tematico sui trasporti;  coordinato dalla presidente della Camera di Commercio di Achaia, Panorca Nikolopoulou, hanno preso parte i rappresentanti di camere di commercio di Montenegro, Croazia, Achaia, Patrasso, Ancona e Brindisi. Inoltre, sono stati presenti, per l’Autorità Portuale di brindisi, il presidente prof Hercules Haralambides e segretario generale, dott. Nicola Del Nobile; per l’Autorità Portuale di Bari, il segretario generale, dott. Mario Sommariva.

All’esame del tavolo di lavoro sono stati proposti due temi: monitoraggio traffico marittimo nel bacino Adriatico-Ionio ed il monitoraggio delle politiche europee di trasporto con particolare riferimento alle reti Transeuropee di trasporto (TEN-T). L’analisi sui trasporti marittimi del 2010-2011 è stata condotta da Ida Simonella dell’osservatorio sui traffici ISTAO di Ancona, che si allega relazione. Ha illustrato, inoltre, la nuova mappa dei programmi prioritari della UE. Il dott. Luca Celli di Interporto Marche, ha illustrato come una “buona-pratica” negli investimenti in infrastrutture trasportistiche, possa essere da volano di sviluppo di un territorio.

Per Ferrero Cafaro, presidente della commissione camerale sui trasporti di Brindisi, è auspicabile nel più breve tempo possibile la costituzione della macroregione Adriatico-Ionica, (in parlamento europeo dal 1996), definita come prioritaria per il trasporto multimodale; ad oggi le infrastrutture dei trasporti  risultano frammentate sia geograficamente che tra le diverse modalità. Nel concludere la sua comunicazione, il presidente Cafaro invita i membri del Forum a sostenere l’obiettivo di creare una rete transeuropea dei trasporti completa ed integrata estesa a tutti gli Stati membri, al fine di offrire uno sviluppo equilibrato di tutti i modi di trasporto.

In tema di “short sea shipping”, il prof Carruezzo, commissione trasporti camerale di Brindisi, ha sottolineato la ripresa nel porto di Brindisi delle “rotte” da/per la Grecia, grazie alla Grimaldi Lines. Ha auspicato per il Forum un impegno più deciso per il prolungamento del “corridoio” Baltico-Adriatico, nell’interesse della UE per le Regioni Marche, Molise e Puglia. Ha invitato il Forum a passare ad una new vision di “porto”: scalo marittimo con scambi intercontinentali, impegnato a sviluppare traffici inframed, collegato in rete per favorire trasporti domestici in alternativa al “tutto-strada”, per minimizzare i fattori di inquinamento ambientale.

Per il presidente Haralambides, è importante una coesione territoriale, per tutti i Paesi del bacino Adriatico-Ionio, se si desidera una vera crescita economica; Brindisi, come porto, è impegnato sul fronte dei “corridoi”di integrazione dell’area  Med-orientale (Grecia e Turchia); con un percorso che parte proprio dal Baltico, passa per l’Adriatico e arriva fino a Brindisi. Da qui lo snodo produce un collegamento con Egnatia e, dal lato opposto, con la linea di long bridge costituita dal collegamento Salerno-Brindisi e arriva fino a Barcellona. Il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, è ottimista e si sta lavorando per una seria rinascita della gateway port of Salento, e ricorda al Forum  il successo positivo del progetto ultimo dello “Smart Tunnel”; importante per incrementare notevolmente la competitività del sistema logistico e intermodale regionale attraverso una più stretta integrazione dei poli logistici.

Per il Dott. Sommariva dell’Autorità del Levante ha sottolineato il periodo molto particolare che la UE sta attraversando ( instabilità della moneta europea, corridoi pan-europei con una certa scarsa attenzione verso i paesi più deboli del bacino Mediterraneo); una forte autonomia territoriale anche nella definizione di altri “corridoi”, non ben definiti, come quello in discussione, in questi giorni, alla regione Toscana, (Livorno-Burgas) con obiettivi tirreno-adriatici, quasi in contrasto con quelli adriatico-ionici.

“Non siamo in competizione con i porti del nord Europa – ha rimarcato Sommariva – ; abbiamo bisogno di una politica chiara di “piano” di infrastrutture portuali e non per realizzare una più incisiva “intermodalità”; una priorità marittima nazionale chiara e dei territori  tramite i sistemi di trasporto intermodali”. L’ing. Calogero Casilli, esperto in logistica dei trasporti, nella sua comunicazione ha rimarcato le potenzialità logistiche del porto e della retroportualità di Brindisi; ha rivendicato per Bari una intermodalità accentata su gomma e per Brindisi, invece, quella su ferro. Poi, ha ricordato l’equazione: “Sistema piattaforma intermodale + piastra logistica” è uguale ad Hub interportuale di Brindisi (Interpoto di Brindisi).

L’ing. Donato Caiulo, commissione trasporti camerale di Brindisi, ha ricordato che Ancona ormai è entrato nel “corridoio” Baltico-Adriatico; però ha fatto notare le criticità esistenti nella politica europea dei corridoi V e VIII e soprattutto dei ritardi accumulati a livello di infrastrutture; escludere le Regioni più meridionali dal “corridoio” BalticoAdriatico, significa di fatto il declassamento dell’asse infrastrutturale centro-meridionale del corridoio strategico europeo. Nel chiudere il workgroup on transports, la presidente Nikolopolou, si è dichiarata della partecipazione attiva e qualificata dei partecipanti ed ha augurato a tutti un buon lavoro per il futuro.

Foto: Simone Rella