Sistema Telematico Centrale della Nautica da diporto (SISTE): c’è il Regolamento

E’ stato approvato, in data 28 novembre 2018 in sede di esame definitivo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo schema di Regolamento recante norme per l’attuazione del SISTE (Sistema Telematico Centrale della Nautica da diporto) che includerà l’Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN), l’Ufficio di conservatoria centrale delle unità da diporto (UCON) e lo Sportello telematico del diportista (STED).

Un provvedimento atteso dagli operatori del settore e che ha il suo file rouge nella semplificazione e razionalizzazione. Procedure più snelle riguardo sia alla modalità di tenuta dei registri di iscrizione delle unità da diporto sia a quelle di iscrizione e cancellazione delle unità (da diporto) nei relativi registri nonché riguardo al rilascio dei documenti di navigazione. Per le nuove imbarcazioni la digitalizzazione del rilascio dei documenti di navigazione sarà operativa da gennaio 2020.

Lo schema di Regolamento segue così il decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229 entrato in vigore il 13 febbraio 2018 e che ha modificato, innovandolo, l’attuale Codice della Nautica da diporto, la cui disciplina è contenuta nel decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171. Già nella novella legislativa del 2017 il Legislatore si era posto nella direzione di una maggiore semplificazione dei procedimenti amministrativi con lo snellimento burocratico, a partire dalla previsione di un tempo limite per le procedure di iscrizione per il rilascio dei documenti, alla licenza di navigazione sostitutiva ma anche la semplificazione dell’uso della targa temporanea e delle prove tecniche in mare per le aziende, insieme alla cancellazione delle procedure di imbarco e sbarco per la rotazione dei marittimi fra le diverse unità della stessa impresa.

Un tassello importante, quello del Regolamento, che segna il passaggio dal “cartaceo” alla informatizzazione e digitalizzazione delle pratiche, con la devoluzione delle competenze ad un’unica autorità Centrale competente su tutto il territorio nazionale, l’Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN).
Un segnale importante è anche la precisa volontà del Legislatore di instaurare un rapporto sinergico, efficace ed efficiente, tra P.A. ed operatori del settore al fine di  perseguire la certezza giuridica sia riguardo alla identificazione delle unità da diporto sia in merito ai documenti di navigazione.

La gestazione del provvedimento è stata lunga se si considera che già con la legge n. 228/2012, Legge di Stabilità 2013, era stata prevista sia l’istituzione del Sistema telematico Centrale della Nautica – comprendente un Archivio telematico centrale, ovvero una banca dati nella quale far confluire tutte le informazioni di carattere tecnico, giuridico-amministrativo e di conservatoria – sia lo Sportello Telematico del Diportista (art. 1, c. 220 L. 228/2012). Su tutto poi sono intervenute le modifiche legislative susseguitesi negli anni, anche in ragione dell’adeguamento della normativa nazionale alle previsioni europee, sia i pareri del Consiglio di Stato, delle commissioni parlamentari, della Conferenza Stato-Regioni per la parte, ad esempio, in cui si prevede che il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto è autorizzato a stipulare accordi con le Regioni per la gestione del registro navi minori e galleggianti sulle acque interne, ora in carico agli uffici regionali degli Ispettorati di porto.

Tornando ad una prima e rapida analisi nel Regolamento è previsto un periodo di sperimentazione durante il quale gli STED, specificamente individuati con apposito provvedimento ministeriale, iscriveranno le unità da diporto di nuova immatricolazione esclusivamente nell’ATCN mentre le Capitanerie di porto e gli Uffici circondariali marittimi, nell’ambito dei rispettivi territori di competenza, vigileranno sul corretto funzionamento degli STED attivi.
Nel segno della modernità è anche la dematerializzazione dei contrassegni relativi ai contratti di assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi per i danni derivanti dalla navigazione delle unità da diporto e la loro sostituzione con la comunicazione telematica dei relativi dati direttamente all’Archivio Telematico Centrale secondo un modello simile quello del  settore delle assicurazioni RCA.

Non resta che attendere l’implementazione del sistema e i successivi step.

 

ROBERTA CARAGNANO
Avvocata, ricercatrice e docente di diritto del lavoro

GIUSEPPE DANESE
Presidente del Distretto Nautico della Regione Puglia