La rotta artica è governata dalla Russia

Mosca-L’apertura della nuova rotta artica per lo spostamento delle merci cambierà sicuramente il commercio globale, mettendo in crisi lo snodo simbolo nella storia dell’economia marittima: il Canale di Suez. Mentre a Mosca, il Presidente Vladimir Putin ha firmato la nuova legge federale con cui affida il controllo delle rotte artiche al Gruppo statale Rosatom, Suez ha registrato il passaggio di grandi navi container.

Il Presidente egiziano Al Sisi, ultimamente,  ha detto che “il dono dell’Egitto al mondo – il Canale di Suez – non vive un periodo roseo e  non c’è solo la competizione della rotta artica, ma a pesare vi è anche il progressivo spostamento del pivot della produzione energetica americana, i cui flussi viaggiano ormai nel Pacifico diretti verso il mercato principale, quello asiatico.”. Ed è per questo che l’Authority del Canale sta applicando prezzi ridotti del quasi 50% alle navi in transito.

L’atto politico più importante a livello internazionale del 2018 è stato quello firmato tra i presidenti Putin e il cinese Xi Jinping con la “Dichiarazione Congiunta Cina – Russia su Ulteriore Rafforzamento del Partenariato Globale, Strategico e Cooperativo.” Tale atto include la Rotta Marittima Settentrionale, come parte formale della Nuova Via della Seta; per questo la Russia sta investendo importanti risorse nello sviluppo di nuovi porti e infrastrutture per il GNL lungo il percorso, in modo da fornire assistenza al crescente traffico marittimo che attraversi le sue acque territoriali artiche.

La Federazione Russa, con Putin presidente, sta costruendo l’infrastruttura economica che creerà l’alternativa a Suez per i trasporti di container e gas tra Europa e Asia. Inoltre, la ricerca sta aprendo nuove risorse non sfruttate tra cui petrolio, gas, diamanti e altri minerali lungo la Zona Economica Esclusiva russa, che attraversa la costa settentrionale siberiana. Conflitti internazionali non mancheranno, perché la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS), di cui sono firmatarie la Cina e la Russia, ma non gli USA, definisce la ZEE come un’area “al di là e adiacente” alle acque territoriali di uno Stato e fornisce agli Stati “diritti sovrani … sulla gestione delle risorse naturali” all’interno della zona.

La Cina non contesta i diritti russi della zona, ma desidera cooperare al suo sviluppo all’interno della Nuova Via della Seta. Con la firma della nuova legge di questi giorni, Putin ha affidato il comando della rotta alla Rosatom che con le nuove tecnologie rompighiaccio favorirà lo sviluppo dei trasporti e delle risorse lungo la Rotta Marittima del Nord Est e questa sarà una priorità nazionale. La compagnia statale avrà in affidamento il controllo delle infrastrutture, degli accessi, della sicurezza e della navigazione delle acque delle rotte del Nord che collegano l’Europa al Far East.

Rosatom ad oggi arma cinque rimorchiatori rompighiaccio a propulsione nucleare e altri quattro sono in costruzione; la Rosatom è la più grande società di costruzione di impianti ad energia nucleare del mondo e la seconda più grande in termini di scorte di uranio, grazie alla produzione del 40% dell’uranio arricchito del mondo.

 

Abele Carruezzo