Hennebique, pronta la scheda tecnica in vista del bando pubblico

Dal 30 marzo potranno essere presentate le manifestazioni di interesse agli uffici dell’Autorità di sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Il presidente Signorini: “Hennebique, grattacielo orizzontale con molteplici possibilità di utilizzo”

Ad un anno dall’accordo siglato tra Regione Liguria, Comune di Genova, Autorità di Sistema portuale di Genova, Dipartimento di Architettura dell’Università di Genova e Soprintendenza per i Beni Culturali ed il Paesaggio della Liguria è stata presentata oggi la scheda tecnica relativa all’edificio Hennebique in vista del bando che l’Autorità di Sistema portuale, proprietaria dell’edificio, sta predisponendo e renderà pubblico dal 30 marzo 2019 per due mesi, per il recupero ad usi urbani di questo importante fabbricato, tra i primi ad essere costruiti tra la fine dell’800 e l’inizio de ‘900 con la tecnica del cemento armato.

Il programma di lavoro prevedeva un anno di attività di studio e ricerca per la definizione dei contenuti della Scheda Tecnica, che costituisce il documento fondamentale per poter operare su edifici soggetti al vincolo monumentale.

Parallelamente a questa attività Regione e Comune di Genova hanno adottato la proposta di accordo di programma per la modifica delle destinazioni d’uso dell’edifico, ampliate ad attività alberghiera, commerciale, residenziale e servizi pubblici, compatibili con la posizione della struttura in questione.

Nel centro del porto di Genova, direttamente affacciato sulla banchina di Santa Limbania, uno degli ultimi edifici da recuperare per completare il riuso e la riqualificazione di questa parte dell’antica città portuale già oggetto della trasformazione avvenuta in occasione della celebrazioni colombiane del 1992 e proseguita poi con altri eventi che hanno via via visto restituire ad uso della città antichi edifici portuali.

L’obiettivo è quello di fornire tutti gli elementi di conoscenza dell’edificio che possano essere utili agli investitori per progettare con sicurezza, sia per quanto riguarda le destinazioni urbanistiche che soprattutto le effettive possibilità di intervento sulla struttura storica monumentale vincolata, per farla rinascere a nuova vita dopo 50 anni di abbandono.

Dal punto di vista urbanistico è stato attentamente valutato un insieme di funzioni urbane, da quelle per la ricettività turistica, i pubblici esercizi, le attività direzionali, i servizi pubblici, ed anche la residenza e le funzioni commerciali per esercizi di vicinato, in grado di rivitalizzare questa parte della città portuale che pochi conoscono e che non è stata ancora inglobata a causa dello stato di abbandono nella fruizione pubblica del porto antico, oggi meta quotidiana di elevati flussi turistici.

Il recupero dell’Hennebique insieme a quello atteso da anni del Ponte Parodi costituiscono infatti gli elementi mancanti per la valorizzazione di tutto l’arco del Porto antico di Genova e, insieme alla trasformazione del quartiere fieristico di levante, disegnano la nuova immagine della città che dalla Foce fino alla Lanterna potrà recuperare interamente il suo affaccio sul mare.

“L’Hennebique è un fabbricato eccezionale che abbiamo recentemente presentato al MIPIM di Cannes – ha sottolineato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Nel centro geometrico del Porto antico di Genova, a due passi dalla stazione marittima, dalla facoltà di Economia e Commercio, da Calata Santa Limbania può contribuire alla trasformazione complessiva dell’assetto del porto antico, insieme a Ponte Parodi.

La trasformazione delle sue destinazioni d’uso possono contribuire a trasformarlo in vista della manifestazione di interesse che l’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale si sta apprestando a varare. Per noi oggi è un duplice successo per un’operazione che la città aspetta da decennio: da un lato aver avviato un dialogo importante tra le pubbliche amministrazioni e in più oggi sappiamo esattamente cosa possiamo fare di Hennebique, come trattare questo immobile con regole chiare e quale destinazione d’uso, un prerequisito fondamentale per andare sul mercato e trovare investitori e riqualificare un pezzo importante di quello che sta diventando il più importante porto crocieristico del Mediterraneo”.

“Stiamo lavorando di concerto con Regione, Autorità Portuale e Soprintendenza per regalare alla città un nuovo spazio – ha dichiarato il sindaco di Genova Marco Bucci – In questi mesi abbiamo promesso di trasformare l’ex Silos Hennebique, ormai in decadenza da decenni, in un nuovo spazio da dedicare alla città e al turismo. Oggi si compie un altro importante passo verso la realizzazione di un progetto che cambierà l’aspetto di una parte del fronte a mare della città”.

“Ringrazio tutti per il lavoro svolto in sinergia positiva tra Regione Liguria, Comune di Genova, Soprintendenza e con il dipartimento di Architettura e design dell’Università di Genova – ha ribadito il Presidente dell’Autorità del di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini – Questa modalità ha prodotto un importante risultato di conoscenza del manufatto cosi che sia disponibile ai futuri investitori. Hennebique è stato definito recentemente da un operatore americano un grattacielo orizzontale.

Noi abbiamo voluto pensare a una molteplicità di usi per l ‘edificio che potenzialmente è in grado per questo di attrarre capitali privati avvalendosi di una nuova flessibilità funzionale . Il mercato degli investitori avrà circa 40 mila mq di superficie disponibile, in posizione attrattiva vicino al centro città, all’Acquario, alla stazione marittima dove transitano oltre 4 milioni di passeggeri”.

“Con questo anno di lavoro molto tecnico mettiamo finalmente un punto sulla parola Hennebique, per dire che adesso si possono ipotizzare interventi di sviluppo – ha sottolineato l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – Vogliamo riempire l’area con attività produttive per dare posti di lavoro a Genova, la struttura esterna manterrà le sue caratteristiche storiche, ma avrà la possibilità di vedere sviluppare imprese e attività commerciali che diano possibilità di crescita e sviluppo, rivitalizzando una zona ad oggi abbandonata.

Le nostre idee si confronteranno con gli operatori interessati ad investire sulla realtà. Fino ad oggi non era possibile intervenire su Hennebique per via anche dei numerosi vincoli, da ora, grazie al dialogo con la Soprintendenza i vincoli sono contenuti e vedremo le proposte che arriveranno”.

“Un lavoro fatto di concertazione con tutti arrivando ad esiti molto positivi e a questo punto siamo pronti per lanciare il bando di gara e ricevere eventuali offerte per la concessione dell’edificio – ha concluso l’assessore comunale all’Urbanistica Simonetta Cenci – Con la variante fatta l’unico vincolo è il 10% della superficie ad utilizzo commerciale, tutto il resto sarà un utilizzo flessibile, quindi siamo pronti a ricevere idee e suggerimenti per l’utilizzo dell’edificio”.