Ue definisce accordo commerciale con il Messico

Bruxelles. Ultimamente si sono conclusi i negoziati tra l’Unione Europea e Messico per la definizione dell’Accordo Commerciale, importante per guidare le relazioni economiche tra le due parti. L’iter bilaterale per legare l’Ue e Messico era iniziato nel 2016, facendo fulcro sull’Accordo Globale del 2000, per poi definire un trattato ad hoc sulle relazioni economiche.

Il Messico è stato, infatti, il primo paese dell’America Latina a firmare nel 1997 un Accordo Globale con l’Unione Europea, entrato in vigore nel 2000: trattato che definisce un quadro per le relazioni tra i due partner su tematiche generali come le questioni politiche, cambiamenti climatici e diritti umani.

Considerazioni. Il Messico ha prodotto scambi bilaterali di flussi merceologici con l’Ue per un valore di 66 miliardi di euro e scambi relativi ai servizi per 19 miliardi di euro/anno. A oggi, le esportazioni Ue in Messico superano i 39 miliardi di euro/anno.

Motivazioni. La scelta è stata quella di rafforzare le relazioni economiche su due principali necessità:
– adeguare lo strumento a un mutato contesto internazionale, visto che l’Ue dal 2000 ha acquisito 13 nuovi membri e adottato la moneta unica, mentre il Messico ha visto crescere il proprio PIL pro capite del 20%;
– rafforzare i rapporti economici tra le parti.

Nuovo Accordo. Le novità più importanti del nuovo Accordo, di cui il testo è ancora in definizione, riguardano:
– esenzione quasi totale da dazi per tutti gli scambi commerciali di merci;
– semplificazione delle procedure doganali per facilitare l’import/export;
– protezione degli investimenti.
Con l’entrata in vigore del nuovo Accordo, il Messico s’impegna a:
– uniformare le proprie norme sul commercio internazionale alle disposizioni Ue;
– eliminare gli elevati dazi esistenti sullo import di alimenti, prodotti agricoli e prodotti della pesca;
– riconoscere le indicazioni geografiche europee IG.

L’ultima bozza prevede anche norme innovative sullo sviluppo sostenibile, tra cui l’impegno reciproco ad attuare l’Accordo di Parigi sul clima, disposizioni per la lotta alla corruzione, misure contro il riciclaggio di denaro e di tutela dei diritti dei lavoratori. Una volta conclusa la procedura di revisione giuridica in corso, l’accordo sarà tradotto in tutte le lingue dell’Ue e trasmesso al Parlamento europeo e al Consiglio per la firma e la conclusione.

Abele Carruezzo