Cyber–crime: formazione continua per tutti

Internet e le sue applicazioni in tutti campi lavorativi e sociali stanno declinando questi anni duemila dell’era digitale e l’attuale pandemia ne sta rafforzando l’importanza. Gli ultimi mesi, dall’inizio del Covid-19, ci hanno costretto a cambiare le nostre performance lavorative dando maggiore importanza al lavoro a distanza. Smart working è chiamato e non è tutto “agile”. Sicuramente questa tipologia di lavoro ha creato una maggiore dipendenza dalle soluzioni digitali, dando anche opportunità per truffatori e altri criminali informatici. Pensiamo ai danni che corre una nave moderna dotata di sofisticati sistemi di navigazione se attaccata da cyber-crime; o un’istituzione deputata a garantire la nostra salute e/o la finanza di uno Stato.

Nell’utilizzare una qualunque comunicazione elettronica (lavoro e/o social) si offre una potenziale occasione a essere vittime del crimine informatico; per questo occorrono consapevolezza e attitudine nell’usare tali strumenti al fine ridurre al minimo le occasioni criminali e non essere una vittima informatica. Il primo passo sarà quello della sicurezza in Internet e avere la consapevolezza delle frodi: diventa fondamentale garantire che la sicurezza Internet sia aggiornata e configurata correttamente.  Utilizzare un software antivirus aggiornato che includa un firewall per proteggere da eventuali violazioni della sicurezza; e assicurarsi di aggiornare regolarmente il sistema operativo e le applicazioni associate.

Una formazione elementare potrà essere di aiuto per evitare i pericoli derivanti da un clic su link sconosciuti o dall’apertura di allegati e-mail da mittenti non riconosciuti. I collegamenti e gli allegati sono utilizzati dai truffatori per installare malware su reti e dispositivi. Le conseguenze di un semplice clic del mouse potrebbero portare al monitoraggio e alla registrazione delle sequenze di tasti, alla raccolta delle password, all’installazione di ransomware o altro software dannoso. Oltre alla preparazione informatica, oggi si richiede anche una buona conoscenza dell’ingegneria sociale: disciplina che tratta le trasformazioni sociali e ambientali per poter indirizzare le frodi informatiche.
Uno dei tipi più comuni di frode informatica riguarda i mandati bancari.

Questo è quando una terza parte, t’induce a inviare un pagamento a un account falso impersonando l’organizzazione o l’individuo autentico. Per prevenire questa tipologia di frode bisognerebbe essere sospettosi di qualsiasi e-mail che richiede di modificare i dati bancari o chiede di impostare nuovi dettagli bancari. Uno dei modi più semplici per evitare di essere una vittima è alzare semplicemente il telefono e chiamare la tua banca o fornitore/cliente per verificare che abbia effettivamente cambiato dati bancari. Altri suggerimenti pratici includono garantire che tutte le password non siano mai condivise e mantenere in ordine la posta in arrivo controllando regolarmente le cartelle di spam e spazzatura per ridurre al minimo i rischi.

La nostra dipendenza dall’IT continuerà a crescere ed è importante proteggere il nostro lavoro, le nostre comunicazioni dal rischio di un attacco informatico. A proposito, gli assicuratori ci hanno già pensato come aiutarci, sottoscrivendo una polizza da rischio informatico: è un invito!

 

Abele Carruezzo