Porto di Taranto: piastra logistica tra cinque anni

Tra cinque anni il porto di Taranto avrà la sua piattaforma logistica, una serie di infrastrutture che ne modificheranno ruolo e funzioni ponendolo al centro dei traffici del Mediterraneo. ”Ci sarà una trasformazione radicale – sottolinea Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale tarantina, – perché lo scalo diventerà un porto di terza generazione che guarda alla logistica e all’intermodalità.

Grazie alle future attività di manipolazione e lavorazione delle merci consentirà un aumento dell’occupazione e dei ritorni economici sul territorio”. Ieri mattina, nella sede dell’Authority, è stato firmato l’atto aggiuntivo della concessione alla “Taranto Logistica”, l’impresa che realizzerà le opere del costo complessivo di 219 milioni, finanziate con delibera Cipe al termine di un iter avviato nel marzo del 2006.

La piastra prevede la strada dei moli, che sviluppa 6 chilometri e costerà 40 milioni, l’ampliamento del quarto sporgente con la darsena, per un totale di 81 milioni, la vasca di colmata (25) per accogliere 1.5000.000 di metri cubi di fanghi dei dragaggi dello sporgente e la vera e propria piattaforma logistica (44) di 200 mila metri quadrati. I lavori hanno un calendario che la “Taranto Logistica” ha intenzione di rispettare, anzi di anticipare.

La strada dei moli, oggetto di gara ad evidenza pubblica, sarà affidata a un’impresa esterna alla concessionaria. La piattaforma é situata in località San Nicolicchio e lì si svolgeranno le attività a valore aggiunto, cioè l’arrivo delle merci, la manipolazione e lo stoccaggio, il controllo della qualità e la spedizione. In futuro anche la produzione se qualche azienda manifatturiera insedierà i propri stabilimenti nell’area retroportuale tarantina. I lavori avranno inizio a gennaio del prossimo anno con la vasca di colmata, propedeutica ai dragaggi.

La piastra in senso stretto è un’infrastruttura di logistica di circa 200.000 metri quadri e, sottolinea Prete, “unica in Italia nel suo genere poiché ubicata direttamente nella zona portuale che consentirà alla città e alle sue imprese di confrontarsi con un settore nuovo per Taranto che, conseguentemente, richiederà nuove figure professionali, nuove specializzazioni, nuovi investimenti e, quindi, nuove sfide”. In sostanza, la piastra sarà il centro d’interscambio fra diverse modalità di trasporto, strada – ferro – mare, e centro di prestazione di servizi alle merci.

Sarà applicata, come in tutta la portualistica moderna, l’integrazione operativa e informatizzata tra i diversi soggetti che ci lavoreranno. Si insedieranno servizi logistici generali, dallo stoccaggio all’imballaggio alla distribuzione, e quelli a valore aggiunto come il controllo qualità, l’assemblaggio, il perfezionamento finale e personalizzazione del prodotto.

Si serviranno della piattaforma le imprese che richiedono la manipolazione delle merci nei processi conclusivi di spedizione e distribuzione e gli operatori nazionali e internazionali della logistica. La piattaforma sarà dotata di magazzini merci fino a 22.500 metri quadrati, magazzini refrigerati fino a 6.000 metri quadrati, silos e capannoni per le operazioni logistiche, nonché di un terminal ferroviario connesso alla rete nazionale e a quella europea.

Cesare Bechis