Porto di Brindisi: sbloccati i fondi Cipe per gli accosti a Sant’Apollinare

L’incontro che si è svolto mercoledì a Roma, per il ministero per Infrastrutture e Trasporti, è servito a sbloccare i 50 milioni di euro per la realizzazione dei cinque accosti, previsti a Sant’Apollinare, per navi ro-ro e traghetti. Congelati per i ritardi accumulati dall’Autorità portuale di Brindisi, durante la gestione del presidente Giuseppe Giurgola, i fondi saranno destinati a Brindisi quando l’Authority presenterà il progetto definitivo.

Ritenendo la documentazione incompleta, relativamente al progetto di adeguamento tecnico funzionale, il ministero aveva bloccato l’iter e il denaro chiedendo l’approfondimento ma, nel frattempo erano scaduti i termini per mettere a bando l’opera. “Quei soldi sembravano ormai persi – ha spiegato il sindaco Mimmo Consales che ha partecipato alla riunione presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici – invece siamo tornati da Roma con buone notizie. Ora non resta che preparare un progetto definitivo ed avremo accesso a quei fondi”.

Anche la Regione, nel frattempo, seppur con qualche prescrizione, ha rilasciato un parere paesaggistico favorevole per l’adeguamento di Sant’Apollinare. Nel suo provvedimento la Regione aveva specificato che “il Progetto di adeguamento tecnico funzionale del terminal di Sant’Apollinare del porto medio di Brindisi, destinato al traffico commerciale, garantisce la facilitazione delle manovre di ormeggio delle navi e la riduzione delle interferenze delle rotte passanti per il Canale Pigonati, dal quale si transita per arrivare al porto interno, che riacquisirà così la sua dimensione storico-turistica”.

Dopo le modifiche apportate nel progetto di variante al Piano regolatore del porto del 2006, il nuovo terminal ro-ro, ridisegnato nella proposta di ATF, per garantire l’operatività di navi traghetto e passeggeri, “prevede la realizzazione di 5 accosti grazie all’inserimento di una banchina, due pontili ed una piastra che garantirà anche continuità con la banchina di Costa Morena-Punta Terrare. I pontili, la banchina e la piastra verranno realizzati con fondazioni a pali trivellati, travi prefabbricate e sovrastruttura gettata in opera; in particolare la banchina sarà del tipo cosiddetto a giorno con sottostante scogliera di assorbimento dell’agitazione ondosa e retrostante terrapieno del piazzale di servizio previsto in progetto.

L’intervento originario, previsto nel Progetto di variante al Piano Regolatore Portuale del comune di Brindisi, ha subito delle modifiche dal punto di vista geometrico.

 

Francesca Cuomo