Porto di Cagliari: inaugurata banchina del Porto Canale

E’ stata inaugurata lunedì mattina la nuova banchina del Porto Canale per merci non in container, ma rinfuse. La Suat Bey, nave battente bandiera turca, ha scaricato 2mila tonnellate di bentonite utilizzando per la prima volta le gru che l’Autorità portuale ha trasferito dal porto storico ora interamente dedica alle crociere e al diportismo.

“La novità era attesa da tempo – spiega Salvatore Plaisant, titolare dell’omonima agenzia marittima che ha curato le operazioni di attracco della nave turca -; perché da una parte viene velocizzato lo scarico dei materiali sfusi con notevoli vantaggi economici per la filiera produzione-trasporto, e dall’altra risolve il problema delle polveri dei minerali sollevate dal vento che finora creavano notevoli problemi ai crocieristi. Infatti oggi le navi da crociera attraccano in un’area del porto storicamente dedicata allo scarico di merci tradizionali del porto di Cagliari quali zolfo, fluoriti e altri minerali: era una convivenza davvero difficile e in presenza dei crocieristi spesso eravamo costretti a interrompere le operazioni”.

Per l’Impresa portuale di Cagliari (Ipc) le merci al Porto Canale danno due vantaggi: maggiore rapiditá e soluzioni per traffico e ambiente perchè i camion non passeranno più dentro la cittá, in viale La Playa. Previsto da tempo dal Piano regolatore portuale, il trasferimento dello scarico merci “alla rinfusa” nelle nuove banchine è stato deciso dall’Autorità portuale. “Il Porto Canale – sottolinea ancora Plaisant – rafforza oggi la sua funzione di vera industria economica del sud Sardegna che vedrà spostare sempre più il polo logistico-operativo (da altre aree come il Sulcis e Ottana) e la sua internazionalizzazione con la conclusione, speriamo a breve, dell’iter per la realizzazione della Zona Franca Doganale”.

La nuova banchina ha una forma a V molto aperta e si sviluppa in un lato per 250 metri e dell’altro lato sono pronti 200 metri che, a lavori completati, raggiungerà i 500 metri abilitandola così alle grandi navi moderne che possono sfruttare il pescaggio di 16 metri.