Porto di Brindisi: Guadagnuolo risponde a Consales

Riportiamo la risposta al comunicato del sindaco Mimmo Consales inviata dall’ingegner Manlio Guadagnuolo che era stato scelto dal presidente dell’Autorità portuale Hercules Haralambides come segretario generale. Nomina poi sfumata.

“Illustrissimo Sig. Sindaco Dott. Mimmo Consales, ritengo, a questo punto, mortificante, da parte mia, ancora una volta, prestare acquiescenza alle fantasiose affermazioni sulla mia persona, che Lei continua a sciorinare pubblicamente sulla stampa.

Per di più, nelle giornate del 29 e 30 luglio, Lei ha pubblicamente sostenuto che la posizione da Lei assunta sulle note vicende dell’Autorità Portuale di Brindisi “è stata dettata da un necessario senso di responsabilità”; quindi, che Lei ha operato “per evitare altri scontri frontali dopo quello (inevitabile) determinato dalla possibile nomina a segretario del dott. Guadagnuolo” e, da ultimo, che io sono “un professionista che sarebbe venuto a Brindisi per dichiarare guerra al porto di Bari” e che Lei si è speso “anche in prima persona” per convincere “un professionista molto stimato a livello nazionale” a venire a Brindisi.

Dalle Sue citate dichiarazioni, mi duole rilevare che Lei continua, ancora una volta e inspiegabilmente, ad effettuare nei miei confronti affermazioni non vere e non corrette, assolutamente prive di alcun fondamento, che sono state e continuano ad essere determinanti per la mia, ad oggi, mancata nomina a Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Brindisi.

Pertanto, ritengo doveroso rappresentare pubblicamente la verità su quanto realmente accaduto.
Ho avuto il piacere e l’onore di incontrarLa e conoscerLa, a seguito di una Sua espressa richiesta, presso la casa comunale, prima che il Presidente Haralambides convocasse il Comitato Portuale del 2 e 3 maggio scorsi, proponendo la mia nomina a Segretario Generale.

Nel corso dell’incontro, Lei mi ha spontaneamente raccontato che si era compiutamente informato sulla mia persona, che aveva ottenuto da tutti i Suoi informatori referenze pienamente positive sul sottoscritto e che io mi trovavo lì, al Suo cospetto, perché a Suo dire “noi a Brindisi non ci facciamo intimorire dai Signori del Porto di Bari”; pertanto, al termine dell’incontro, Lei mi ha chiaramente confidato che, poiché “la prerogativa di nomina spetta al Presidente Haralambides che ha tutto il diritto di scegliersi un Segretario Generale che viaggi in sintonia con la sua idea di porto” – come peraltro da Lei pubblicamente confermato a seguito del nostro incontro (vedasi la Replica di Consales a D’Attis del 26 aprile scorso) – qualora il Presidente Haralambides avesse proposto la mia nomina al Comitato Portuale, Lei avrebbe votato favorevolmente (come d’altronde confermato anche dallo stesso Presidente Haralambides sulla stampa).

In una Sua precedente nota del 24 aprile, pubblicata anch’essa sulla stampa, Lei ha, altresì, affermato che “la scelta del candidato da sottoporre alle valutazioni del Comitato Portuale spetta al Presidente Haralambides a cui più volte ho consigliato di agire in perfetta autonomia, soprattutto da una certa ‘politica’ che spesso, in passato, ha esercitato funzioni esageratamente invasive rispetto ai reali interessi della città e degli operatori portuali. Il tutto, lo ripeto, nel pieno rispetto delle regole che attribuiscono piena autonomia al Presidente Haralambides”.
Inoltre, nell’occasione del nostro incontro e delle mie uscite pubbliche, come Lei ben sa, io giammai ho affermato di voler venire a Brindisi “per dichiarare guerra al porto di Bari”; anzi, Le ho espresso esattamente una mia intenzione contraria (come si può chiaramente rilevare dalla mia Lettera aperta del 13 maggio scorso), nella quale ho affermato che avrei voluto dare il mio contribuito per creare un “dialogo costruttivo e realizzare un clima positivo tra le istituzioni, con gli operatori portuali, con i lavoratori del porto, con i cittadini e anche con la stampa”. E’ stato Lei, Sig. Sindaco, a rappresentarmi che teneva moltissimo al ripristino di una linea marittima Brindisi-Durazzo – anche in concorrenza con il Porto di Bari – in quanto a Suo dire non era più possibile che il Porto di Brindisi non avesse un simile collegamento diretto.

Illustrissimo Sig. Sindaco, mi spiace rilevare che Lei continua giustamente a battersi per la trasparenza nella gestione dell’Autorità Portuale, ma che, allo stesso tempo, Lei non ha ancora reso note, ai Suoi cittadini, le motivazioni che Le hanno fatto assumere, da un giorno all’altro, un comportamento totalmente contraddittorio sulla nomina del Segretario Generale, affermando, dapprima, che “la prerogativa di nomina spetta al Presidente Haralambides … a cui più volte ho consigliato di agire in perfetta autonomia, soprattutto da una certa ‘politica’” e, poi, paradossalmente – in violazione della Legge 84/94 e compiendo un’ingiustificata ingerenza nella procedura di nomina del Segretario Generale (in quanto trattasi di una nomina squisitamente tecnica e che, pertanto, dovrebbe essere scevra da condizionamenti politici) – Lei ha preteso (nella lettera del 2 maggio scorso) che la nomina del Segretario Generale deve essere condivisa con il territorio e “soprattutto con i livelli istituzionali … e non può essere limitata alla semplice sia pur legittima volontà del Presidente” e che il Presidente Haralambides deve “sottoporre ai membri del Comitato Portuale più figure ritenute idonee dal Presidente tra le quali identificare il candidato ideale”.

A questo punto, illustrissimo Sig. Sindaco, mi permetto di porle alcune domande: 1) Quali sono le motivazioni che l’hanno indotta ad assumere un repentino comportamento contraddittorio ed un immotivato e imprevisto atteggiamento ostruzionistico nei riguardi della mia nomina, al punto da provocare (come da Lei dichiarato) un “inevitabile” scontro frontale con il Presidente Haralambides?; 2) Vi è stata, per caso, una “regia occulta” e/o qualche “oscura motivazione” o, ancora, la “precisa volontà di qualcuno” di fare in modo che il Porto di Brindisi sia un “porto di Serie B?; 3) Lei, Sig. Sindaco, la nomina del Suo Direttore Generale, l’ha condivisa con i Consiglieri Comunali?

E, inoltre, anche qualora, per assurdo (come da Lei fantasiosamente dichiarato) io avessi voluto fare la guerra al Porto di Bari, comunque, questa sarebbe stata una garanzia che io avrei lavorato nell’interesse “non del territorio barese” dal quale provengo, ma nell’interesse e “per lo sviluppo del territorio brindisino”, che sarebbe il territorio che dovrebbe starLe principalmente a cuore; quel territorio che Lei ha il dovere di governare e ha l’obbligo di difendere da “certi soggetti” che continuano a volerlo depredare.
Peraltro, Sig. Sindaco, Le rammento che, ai sensi dell’Art. 10 della Legge 84/94, il Segretario Generale “cura l’attuazione delle direttive del Presidente e del Comitato Portuale”, per cui, non avendo alcuna competenza di legge sulle decisioni strategiche, la Sua unica motivazione ostativa alla mia nomina (“vuole fare la guerra al Porto di Bari”) appare, oltre che fantasiosa, assolutamente erronea.

Le sottolineo, inoltre, che a causa di tale Suo immotivato comportamento ostruzionistico, l’Autorità Portuale di Brindisi è sprovvista da molti mesi di una figura indispensabile come quella del Segretario Generale.
Illustrissimo Sig. Sindaco, per il bene prioritario del Porto di Brindisi, del territorio che per volere dei cittadini Lei si trova a governare e per il bene degli stessi cittadini di Brindisi, “per senso di responsabilità” (come da Lei giustamente definito), Lei aveva ed ha, tuttora, il dovere, di evitare che si consumi l’ennesima ingiustificata ingerenza politica ostile e autolesionistica nei confronti dello sviluppo del proprio territorio, e di prodigarsi per il ripristino della legalità nella procedura di nomina del sottoscritto a Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Brindisi.

Al riguardo, poichè Lei ha sostenuto pubblicamente di essersi speso “anche in prima persona” per convincere “un professionista molto stimato a livello nazionale” a venire a Brindisi (anche tale Suo comportamento sarebbe censurabile, ai sensi di Legge), ritengo doveroso presentare pubblicamente i risultati da me raggiunti alla guida del Porto di Bari, sia in qualità di Commissario aggiunto dell’Autorità Portuale che di Amministratore Delegato della Bari Porto Mediterraneo, nonché i riconoscimenti da me ottenuti sia in ambito nazionale che internazionale.
Premetto che la Bari Porto Mediterraneo, società concessionaria delle stazioni marittime e dei servizi di supporto ai passeggeri nel Porto di Bari, in base all’atto di concessione n.3/2004, ha gestito in esclusiva i traffici traghetti e crociere nel Porto di Bari, senza alcuna competenza da parte dell’Autorità Portuale di Bari.

La conduzione altamente manageriale della stessa Società, che ha puntato su un continuo miglioramento degli standard di qualità dei servizi ai passeggeri e su importanti azioni di marketing territoriale in ambito internazionale – per i quali, ripeto, l’Autorità Portuale di Bari non ha avuto né svolto alcun ruolo operativo – ha consentito di attivare nuove linee marittime, di massimizzare l’utilizzo delle banchine operative e di raggiungere ragguardevoli risultati per il Porto di Bari.

Ritengo, pertanto, opportuno riportare i seguenti dati dei traffici traghetti e crociere nel Porto di Bari, ricavabili dai documenti ufficiali dell’Autorità Portuale di Bari, a testimonianza dei pregevoli risultati dei traffici portuali conseguiti durante la mia gestione:
•    il traffico passeggeri complessivo (traghetti e crociere) dal 2005 al 2009 ha registrato un incremento del 35%, a fronte di un +6% negli anni precedenti dal 2002 al 2004 e di un -0,5% dal 2009 al 2011;
•    il traffico crocieristico dal 2005 al 2009 ha registrato un incremento del 105%, a fronte di un +29% dal 2002 al 2004 e di un +3% dal 2009 al 2011;
•    a fine anno 2009 (ultimo esercizio della mia gestione), il traffico passeggeri complessivo ha raggiunto 1.961.283 passeggeri ed il traffico crocieristico ha registrato 567.885 passeggeri;
•    durante la mia gestione il Porto di Bari è diventato porto leader nell’Adriatico con riferimento al traffico passeggeri complessivo, avendo superato il Porto di Venezia;
•    anche il traffico ro-ro (trasporto rotabili) dal 2005 al 2009 ha registrato un sensibile incremento, soprattutto con riguardo ai collegamenti con Albania e Grecia (da 143.095 unità nel 2005 a 172.772 unità nel 2009).

I risultati dei traffici da me conseguiti si appalesano ancor più rilevanti se si considera l’anno 2012, che per Bari è stato un anno difficile per i passeggeri. Anche il 2013 non si annuncia migliore.
Il considerevole incremento dei traffici realizzatosi durante la mia proficua gestione ha determinato rilevanti maggiori introiti per la Bari Porto Mediterraneo e, di conseguenza, notevoli maggiori ricavi per l’Autorità Portuale (si evidenzia che la parte variabile del canone concessorio che la B.P.M. doveva all’A.P., ai sensi dell’atto di concessione, era pari al 50% dei ricavi di B.P.M. delle tariffe compensative per i servizi resi agli utenti portuali). Dal 2006 al 2009, tali ricavi per l’Autorità Portuale si sono incrementati di Euro 3.514.369 e si è rilevato che in appena 4 anni (di mia gestione) il canone concessorio pagato dalla B.P.M. in favore dell’Autorità Portuale si è quasi raddoppiato.

Negli anni relativi alla mia gestione, anche i risultati dei bilanci di esercizio della Bari Porto Mediterraneo si sono rivelati più che lusinghieri, riportando avanzi di amministrazione ben evidenti, tanto da ricevere, in occasione delle Assemblee dei Soci e dei C.d.A. (come si può evincere dai relativi verbali), il plauso dei Soci e dei Consiglieri di Amministrazione della Società.
Anche il Presidente dell’Autorità Portuale di Bari “ha espressamente affermato che i risultati di gestione della Società erano ottimi” (vedasi la Relazione conclusiva della Commissione Ministeriale del 4 maggio 2009, pag.3 di 8, comma 3., rigo 8).

I dati e i risultati riportati evidenziano l’impegno da me profuso per lo sviluppo dei traffici traghetti e crociere, soprattutto attraverso il continuo miglioramento degli standard di qualità dei servizi e la realizzazione, con costi molto contenuti, di azioni mirate di marketing sui mercati internazionali dello shipping.
Difatti, i servizi ai passeggeri del Porto di Bari, gestiti in esclusiva dalla B.P.M., hanno raggiunto standard qualitativi tali da essere considerati tra i migliori nel panorama italiano.
La partecipazione alle più importanti manifestazioni fieristiche internazionali del settore crocieristico, associata al miglioramento continuo dei servizi ai passeggeri, ha consentito di attrarre nuove importanti compagnie crocieristiche.
Gli incontri e i dialoghi continui con le compagnie traghetti e crociere, e con gli agenti marittimi, hanno consentito di creare un clima costruttivo e di incrementare i traffici traghetti e crociere delle compagnie già esistenti, oltre che di attrarre nuove compagnie traghetti.

Tutto ciò ha permesso alla Bari Porto Mediterraneo di conseguire numerosi attestati e riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale – come si evince da molteplici articoli di stampa (anche di primarie testate giornalistiche internazionali del settore marittimo) – tali da far divenire la Bari Porto Mediterraneo società di eccellenza nel settore dello shipping, per la gestione di stazioni marittime e servizi ai passeggeri, nonché da far assurgere il Porto di Bari ad un ruolo di primaria importanza nell’intero bacino del Mediterraneo, con riferimento al traffico passeggeri.
Un esempio è rappresentato dalla scelta fatta nel febbraio 2009 dall’organizzazione mondiale Seatrade, leader nella creazione delle più importanti fiere internazionali dedicate al mondo delle crociere, dei traghetti e dei maxi yacht, di realizzare a Bari, grazie al sottoscritto e alla Bari Porto Mediterraneo, il “Seatrade Adriatic Cruise Forum” nell’ottobre 2009.

Si trattava di un’importante tipologia di evento mai realizzata in Italia (negli anni precedenti in Gran Bretagna, Argentina, Giappone, Malta, Grecia, Singapore e Dubai).
Tengo ad aggiungere, altresì, che, con riguardo alla mia gestione, giammai sono stato sfiorato da alcun minimo sospetto per condotte lesive dell’interesse pubblico.
Per quanto riportato, e ampiamente riconosciuto, mi permetto di concludere che la mia condotta amministrativa è stata sempre contraddistinta da rigore, correttezza e trasparenza, e che la mia opera gestionale è stata sempre caratterizzata da operosità, efficienza e proficuità.

Illustrissimo Sig. Sindaco, ho tenuto a rappresentare pubblicamente i risultati da me ottenuti in precedenti importanti incarichi istituzionali, in quanto, innanzitutto, ho ritenuto doveroso tutelare la mia immagine e onorabilità, per una mia condotta sempre cristallina, e, poi, perché ritengo che il valore di una persona non si rileva dall’appartenenza o meno ad un partito politico e non si misura dal numero delle “poltrone” sulle quali tale persona è stata seduta, bensì dai risultati che questa persona ha conseguito nella propria vita, sia in termini di valore professionale che di valore umano.

Resto, comunque, a Sua disposizione per inviarLe il mio curriculum vitae che Lei, molto gentilmente, nel corso del nostro incontro, mi disse che non era necessario consegnarLe, in quanto, a Suo dire, aveva già ottenuto amplissime referenze positive, sia professionali che morali, sulle qualità del sottoscritto.
La ringrazio vivamente e Le invio i miei più cordiali saluti”.

 

Manlio Guadagnuolo