Haralambides: appello a Taranto e Bari per entrare nel Core Network

“Se ci candideremo come sistema dei porti pugliesi, avremo maggiori chances di vittoria. La sinergia costituisce, da sempre, un valore aggiunto per qualunque progetto”. Il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, professor Hercules Haralambides, interviene sulla questione relativa alla possibile candidatura presso la Commissione Europea dei tre scali regionali, identificati in un unico grande hub, nella rete Core Network, cioè nell’elenco dei porti comunitari considerati strategici dall’Unione Europea.

La Regione Puglia, attraverso la legge regionale 16/2008, sancisce, infatti, inequivocabilmente la visione di un Sistema Portuale di interesse regionale, quale piattaforma logistica pugliese finalizzata alla complementarietà “orizzontale” dei porti (o meglio tra i sub sistemi portuali territoriali: del “Levante”, del “Salento” e dello “Ionio”), mediante un’integrazione tra le strutture logistiche e il sistema economico-produttivo pugliese nel suo complesso. Un significativo passo verso la realizzazione di tale progetto è stato mosso con l’istituzione dell’Associazione Porti Pugliesi (AAP), “iniziativa che ho fortemente sostenuto sin dalla sua genesi”, continua Haralambides.

“Sono stato proprio io, in seno alla riunione dell’APP del 26 giugno u.s a proporre ai miei colleghi di Bari e Taranto, al cospetto dell’assessore regionale Giannini,  di inviare una lettera alla Commissione europea e al Parlamento europeo per richiedere l’inclusione di detto sistema portuale regionale nella rete dei porti CORE, quale unico complessivo nodo del network in luogo delle singole infrastrutture portuali”, prosegue il presidente dell’Authority, il quale in quel consesso contestò, altresì, che i criteri di scelta utilizzati fossero esclusivamente di carattere geografico. Haralambides, nei giorni immediatamente successivi al meeting, scrisse di suo pugno la missiva in questione, della quale, ad oggi, non si è ancora avuto alcun riscontro.

“L’Autorità portuale di Brindisi,  forte dell’impostazione data dalla Legge regionale citata nonché dal suo Piano Attuativo 2009 – 2013, continuerà con forza il percorso intrapreso auspicando, al contempo, un significativo sostegno da parte di  tutti gli stakeholders istituzionali e non”- aggiunge Haralambides. “Sono certo che il mancato raggiungimento di quanto richiesto comporterà non solo una sconfitta della logica riferita alla piattaforma portuale pugliese, fortemente voluta in primis dal Governatore  Vendola, ma anche e soprattutto una perdita di potenzialità del nostro porto.”