Approvato il Piano Operativo Triennale 2014 – 2016 per i porti del Nord Sardegna

Infrastrutturazione, promozione e politiche europee. Sono i tre capisaldi del nuovo Piano Operativo Triennale 2014 – 2016 approvato questa mattina durante la prima seduta del Comitato Portuale presieduto dal Commissario Straordinario Fedele Sanciu.

Un consenso unanime attorno a quello che la legge 84/94 considera il principale documento di programmazione attraverso il quale la Port Authority, delineando gli obiettivi da perseguire nel triennio successivo all’approvazione, traccia una linea chiara e marcata sull’immediato futuro dei porti di competenza.
Tre realtà, quelle di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres chiamate, oggi più che mai, ad affrontare una crisi straordinaria dei traffici marittimi nazionali, i cui dati negativi degli ultimi tre anni, con percentuali molto vicine al 40 per cento di crollo generale, ne sono la piena testimonianza.

Situazione che non esula dalle nuove sfide e scommesse provenienti da altri paesi del Mediterraneo, pronti ad allargare gli scambi commerciali con l’attivazione di nuove linee di collegamento e a confrontarsi, attraverso inedite progettualità europee, nella complessa materia della gestione portuale.

Nel documento passato al vaglio del piccolo parlamento dell’Ente, è forte la certezza che i tre porti del Nord Sardegna abbiano costituito e continueranno a costituire, per volumi di traffico, il principale punto di accesso delle merci e dei passeggeri nell’Isola.

In particolare, fa capo ai tre scali il 96 % del traffico isolano di passeggeri ed autovetture al seguito provenienti dal mare. Una percentuale altissima che richiede maggiore sostegno ed attenzione da parte delle politiche europee. E rientra proprio tra gli obiettivi del Pot, quello di premere per un processo di revisione delle reti TEN-T che non tiene ancora conto delle problematiche legate all’insularità sarda, ma, soprattutto, taglia fuori Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres, nonostante i numeri e la stessa posizione geografica strategica nel Mediterraneo richiedano una posizione di privilegio nel lungo elenco degli scali beneficiari degli aiuti provenienti da Bruxelles.

Per quanto riguarda le competenze più dirette dell’Ente, il Piano Operativo 2014 – 2016 ribadisce la necessità di concludere il processo di definizione dei piani regolatori portuali in modo da inaugurare una nuova stagione per i porti del nord e dare regole chiare allo sviluppo infrastrutturale e commerciale. Per quanto riguarda i tre scali, una volta ultimata la procedura di VAS, l’obiettivo è procedere alla pubblicazione del piano, unitamente al rapporto ambientale, entro il 2014.

“Quello approvato oggi rappresenta uno sguardo al futuro immediato dei nostri tre porti – spiega Fedele Sanciu, Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna -. Nelle oltre 70 pagine di documento, si snoda un’agenda completa e ricca di contenuti per un rilancio non più prorogabile degli scali del nord isolano. Mettiamo nero su bianco la volontà di completare e programmare l’infrastrutturazione, ma, soprattutto, l’intenzione di bussare all’Europa per ottenere il giusto riconoscimento di porti strategici per la Sardegna.

In linea col passato saremo pressanti sulla promozione a 360 gradi, abbracciando crociere, cabotaggio, cultura del mare, dei porti e sensibilizzazione sulle attività storiche che insistono sulle nostre realtà. Sono conscio che il programma sia ambizioso, soprattutto in un periodo di grave difficoltà economica come questa – conclude Sanciu -. Ma amo le sfide e sono certo che una struttura motivata e giovane come quella dell’Autorità Portuale sarà capace di puntare la prua dritta al successo e al riscatto del nostro sistema dei trasporti marittimi”.

Nel prossimo numero cartaceo de Il Nautilus, saranno pubblicati tutti i dettagli previsti dal Pot.