Porto di Brindisi: Haralambides chiede collaborazione su core port

Con una lettera inviata il 10 febbraio, il presidente dell’Autorità portuale Hercules Haralambides ha chiesto al Presidente della Regione Puglia, all’assessore Regionale Trasporti e vie di Comunicazione, al Commissario Provincia di Brindisi, al Presidente Provincia di Lecce, al Sindaco Comune di Brindisi, al Sindaco Comune di Lecce, al Presidente Autorità Portuale del Levante, al Presidente Autorità Portuale di Taranto, al Presidente ASI Brindisi, al Presidente ASI Lecce, ai senatori ed onorevoli Nicola Latorre, Salvatore Tomaselli, Elisa Mariano, Pietro Iurlaro, Vittorio Zizza, Tony Matarelli, al Gabinetto del  Ministero dei Trasporti, alla Direzione Generale dei Porti-MIT, al Presidente Assoporti, di collaborare per programmazione finanziamenti Reti Trasporto Intermodale TEN-T.

Di seguito riportiamo il testo della lettera.

“Già in precedenza questa Autorità aveva posto all’attenzione di codesta Presidenza, e dunque sollevato, la questione sulla mancata corrispondenza tra la pianificazione strategica regionale in materia di trasporti e la analoga programmazione della Comunità Europea definitivamente approvata poi nel dicembre dello scorso anno.

In particolare con ultima nota (che pure si allega per facilità di consultazione) si poneva l’accento sull’identità unitaria data dal legislatore regionale alla configurazione della massima portualità pugliese intendendola, per l’appunto, quale “Sistema Portuale di Interesse Regionale” ampliandone finanche le competenze tradizionali mediante la concezione di più ampio respiro di “Piattaforma Logistica Pugliese”. Concetto, quest’ultimo, così tanto in voga in questo momento, nel dibattito sulla riforma della portualità italiana.
Quasi naturale la risposta a tale visione la nascita di AAP, l’organismo che ha messo insieme, con obiettivi e strategie comuni, le Autorità Portuali del Levante, Taranto e Brindisi.

Come invece noto, le decisioni europee hanno promosso, come obiettivo per il 2030, l’individuazione e il potenziamento di nuovi corridoi intermodali (che, ahimè, non vedono più la ultra millenaria via Egnatia!) interessando l’Italia peninsulare con il solo corridoio scandinavo – mediterraneo, da Helsinki a La Valletta e, per il nostro territorio, una diramazione dello stesso da Napoli ad individuare quali nodi – core, e su criteri meramente geografici,  i soli porti di Bari e Taranto.

Al di là di tale impostazione strutturale europea questa Autorità rimane convinta sostenitrice della “piattaforma logistica pugliese” capace, ovvero, solo nella sua accezione di “sistema portuale”, con la caratteristica varietà dei diversi servizi che essa offre, a poter competere al meglio nella sempre più agguerrita arena del mediterraneo.

Confidando dunque nella tenuta di tale impostazione sinergica si invoca particolare riguardo nei confronti di tutto il territorio “salentino” affinché anche lo stesso sia interessato direttamente dalla importante e imponente programmazione finanziaria comunitaria 2014 – 2020 in corso di predisposizione, ancorché legata alla sola rete “centrale”. Il Comitato Esecutivo di ESPO (European Sea Ports Organisation) sta già, infatti, procedendo alla raccolta di informazioni sui progetti infrastrutturali – che andranno ad essere impegnate nelle risorse previste dal Regolamento CEF “Connecting Europe Facility” – che la Commissione portuale europea ritiene necessario per il periodo finanziario suddetto; procedura per la quale, in prima battuta, si chiede sin da ora il coinvolgimento di questa Autorità.

Ciò, infatti, potrebbe determinare l’opportunità per “correggere” l’errore – secondo la nostra opinione – della esclusione dai porti core di Brindisi tramite, appunto, la vision  della Regione Puglia già ampiamente formulata nel suo quadro legislativo. Tutto il territorio salentino, in attesa – non senza preoccupazione – di conoscere il futuro del proprio tessuto economico – produttivo, riceverebbe sicuro conforto da tale azione propositiva.
Questo Ente si mostra disponibile sin da ora a fornire il proprio contributo in termini fattuali certo che anche gli altri enti territoriali di riferimento, che pure stanno lavorando alacremente anche con questa stessa Autorità al miglioramento e valorizzazione del gradiente di scambio tra i diversi vettori di trasporto (si pensi, per tutti, alla Piastra Logistica Interportuale in area ASI e alla nuova connessione ferroviaria porto – rete nazionale) vorranno perorare analogo intento.

La richiesta è dunque rivolta a codesta Presidenza, giacché interlocutore privilegiato sia con l’Amministrazione Centrale sia anche con la stessa Comunità Europea, perché si faccia promotrice nei tavoli che si andranno a predisporre di una unica offerta programmatoria di “sistema” che comprenda ovvero le enormi potenzialità dell’infrastrutturazione portuale brindisina  valutandola, se del caso, in termini di partenariato con gli altri porti core”.