Porto di Brindisi: il comitato discute del futuro dello scalo

Si è svolta questa mattina in un clima molto sereno, come hanno sottolineato i presenti, la seduta monotematica del comitato portuale in cui si è discusso delle linee programmatiche per lo sviluppo dello scalo di Brindisi. Sia il sindaco Mimmo Consales sia il presidente dell’Autorità portuale Hercules Haralambides hanno descritto la seduta come propositiva ed utile.

Dopo l’illustrazione, da parte dell’ingegnere Francesco Dileverano, dei progetti in fase di studio e di realizzazione, gli interventi sono stati utili per dare suggerimenti ed opinioni. “Pensando di far ormeggiare le navi da crociera nella parte esterna di Sant’Apollinare – ha detto il sindaco – mi auguro si riveda la scela per la nuova caserma dei vigili del fuoco. Penso che con quella funzione si potrebbe utilizzare il Punto di ispezione frontaliera oggi in disuso”.

Il presidente Haralambides ha affrontato anche la questione relativa agli accosti e al possibile allargamento di Canale Pigonati. “L’idea dei pontili forse non è stata la migliore perché l’investimento di 10 milioni di euro è elevato – ha spiegato Haralambides – ma a questo punto, piuttosto che perdere il finanziamento, sarebbe meglio procedere. Una variazione comporterebbe la perdita dei fondi perché quel progetto è già stato approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. Possiamo comunque valutare insieme alle istituzioni ogni alternativa e scegliere in accordo con la città”.

Per il prossimo 7 maggio Haralambides conta anche di approvare il bilancio di previsione 2014 e di risolvere il problema di premi ed incentivi ai dirigenti. “Il segretario generale Salvatore Giuffrè sta lavorando molto per risolvere la questione – ha precisato Haralambides – e credo si arriverà presto all’obiettivo. I premi comunque non passeranno dall’approvazione del comitato portuale: si interverrà sui nuovi contratti e ci sarà la valutazione interna”.

In sostanza il presidente valuterà il segretario generale che a sua volta procederà sui tre dirigenti.

 

Francesca Cuomo