Haralambides risponde a Malcarne: “Comitato legittimato dal ministero”

BRINDISI – Di seguito pubblichiamo la risposta che il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, Hercules Haralambides, ha inviato al presidente della Camera di commercio, Alfredo Malcarne, che lo aveva invitato a ritirare la delibera di nomina del nuovo comitato portuale.

“In risposta alla nota con la quale il presidente della Camera di Commercio, dottor Alfredo Malcarne, invita l’Autorità portuale ad annullare, in autotutela, il decreto con il quale è stato nominato il nuovo Comitato portuale, si precisa che, ancora una volta, nel momento in cui la città di Brindisi ed il suo porto stanno riscuotendo, come non mai negli ultimi tempi, ampi ed incondizionati consensi si tenti in maniera pretestuosa e fuorviante di incrinarne l’azione amministrativa cercando di paralizzarne le attività, senza tener conto del gravissimo nocumento che l’intera città subisce a causa di tali comportamenti.

Proprio per evitare tale nocumento ed in linea con quanto ebbe a dire il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Dicastero vigilante, allorquando richiamò “il dovere” dell’allora commissario Mastroianni a nominare il Comitato portuale, si è proceduto, in ossequio alla normativa vigente ed alla consolidata prassi amministrativa, a nominare il nuovo Comitato. Si rammenta, infatti, che il secondo comma dell’art. 9 della Legge 84/94, inopportunamente richiamato dal presidente Malcarne, nel caso di specie, non può trovare alcuna applicazione, in quanto non riferibile ad un presidente nel pieno delle sue funzioni e quindi legittimato a compiere qualsivoglia atto amministrativo.

Una semplice lettura di decreti aventi lo stesso oggetto e la stessa valenza emessi dall’Autorità portuale di Brindisi in passato e da tante altre Autorità portuali avrebbe potuto indurre il presidente Malcarne ad evitare di sottrarre alla sua preziosa attività il tempo dedicato alla sua nota. La procedura seguita nella circostanza da questa Autorità portuale, sulla quale, peraltro, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti non ha mai nulla eccepito, è la stessa che determinò nel 2007 e nel 2011 la firma dei decreti presidenziali con i quali, all’epoca, furono nominati i Comitati dei quali, per lo meno nell’ultimo, lo stesso presidente Malcarne ha fatto parte.

Stesse valutazioni attengono alla questione relativa alla mancata interpellanza di alcune associazioni di categoria. Si rammenta, infatti, che anche qui per prassi consolidata e già ritenuta valida in passato dallo stesso presidente delle Camera di Commercio si è proceduto ad interpellare quelle associazioni di categoria alle quali appartengono le imprese maggiormente rappresentative del territorio. Spiace, infine, che ancora una volta, attraverso sterili polemiche, si faccia passare un’immagine di Brindisi e di taluni suoi amministratori distorta e lontana dalla realtà e che sicuramente non rende giustizia alla città e agli sforzi che, nonostante tutto, vengono profusi per rendere il porto di Brindisi maggiormente appetibile per i tanti turisti che vi trovano accoglienza e simpatia.

In ogni caso, si precisa che sulle questioni sollevate dal dottor Malcarne questa Autorità portuale ha interessato il superiore Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che con propria nota -in data odierna- ha precisato che il Comitato portuale, così come nominato, è validamente costituito”.