L’AUTORITÀ PORTUALE DI ANCONA AL FORUM DEI PORTI DEL CORRIDOIO SCANDINAVO MEDITERRANEO

ANCONA – Si è svolto questa settimana a Malmo in Svezia il primo “Ideas lab” dei porti del corridoio Scandinavo-Mediterraneo. L’incontro promosso da Pat Cox, coordinatore del corridoio SCANMED ed ex presidente del Parlamento Europeo, ha avuto come principale argomento le misure per rafforzare in modo coordinato la sostenibilità dei porti.
Il focus sui porti è stato spiegato da Pat Cox ricordando la funzione degli scali come nodo di connessione tra i territori europei ed il resto del mondo. L’Autorità portuale ha partecipato con il Dott. Guido Vettorel, responsabile dei rapporti con le autorità comunitarie del porto di Ancona. Molto interessante l’esperienza dei porti scandinavi: dal 2015 le navi nel Baltico infatti devono utilizzare carburanti con tenore di zolfo inferiori allo 0,1%.

Uno scenario che entro il 2020 sarà esteso anche al Mediterraneo e a cui i porti si devono preparare, mettendo a disposizione delle navi diversi tipi di carburante: dai più tradizionali diesel marini a ridotto tenore di zolfo al gas naturale liquefatto (GNL), che sostanzialmente elimina ogni emissione tranne l’anidride carbonica.

“Sin dall’avvio degli incontri periodici del corridoio Scandinavo-Mediterraneo – ha dichiarato il Presidente Rodolfo Giampieri – l’Autorità portuale di Ancona ha partecipato con assiduità e con forte spirito di collaborazione ai lavori. E’ in queste sedi infatti che possiamo interagire direttamente con i responsabili nazionali ed europei delle politiche delle infrastrutture e dei trasporti in un contesto di rete, oltre a scambiarci esperienze che ci consentano di affrontare con maggiore consapevolezza le future sfide della portualità in Adriatico.

Confrontarsi con i porti baltici significa vedere in anticipo quello che accadrà in Adriatico entro i prossimi anni, e preparare il porto di conseguenza anticipando ove possibile le buone pratiche per coniugare rispetto ambientale e sviluppo economico. Infine, non va sottovalutato che la partecipazione a questi incontri permette di rafforzare il rilievo internazionale del porto come partner per iniziative commerciali e istituzionali a livello europeo.”

Da sottolineare che il corridoio Scandinavo-Mediterraneo conta 25 porti (di cui 9 italiani) di 7 diversi Paesi. Si tratta del corridoio che connette le regioni che producono insieme il 27% del PIL europeo.