L’AUTORITA’ PORTUALE INCONTRA I LAVORATORI DI ISA YACHTS

ANCONA – Stamane presso la sede dell’Autorità portuale di Ancona il Presidente Rodolfo Giampieri, il Segretario Matteo Paroli e il Dirigente Tito Vespasiani hanno incontrato i dipendenti dell’azienda Isa Yachts accompagnati da Giuseppe Ciarrocchi, Segretario FIOM Marche.

Il Presidente ha espresso nuovamente la grande attenzione con cui l’Autorità portuale sta seguendo la vertenza in atto, e la ferma determinazione a impedire la dispersione di un patrimonio di conoscenze, professionalità e lavoro, in quanto gli asset della nautica e della cantieristica in genere rappresentano elementi strategici del settore manifatturiero marchigiano.

Anche il Segretario Paroli ha ricordato la rilevanza della cantieristica nel porto di Ancona: “E’ interesse dell’Autorità portuale medesima che ISA venga messa nelle condizioni di tornare pienamente ad operare, come del resto tutte le altre imprese che lavorano all’interno del porto.” Giampieri ha informato i lavoratori che l’Autorità portuale è a disposizione delle altre Istituzioni coinvolte per facilitare la positiva conclusione della vertenza, usando tutti gli strumenti che la legge le conferisce.

“La scadenza del 22 febbraio rappresenta una novità sostanziale” ha detto Giampieri “si passa ora ai fatti, e le dichiarazioni devono trovare concretezza in offerte vincolanti ed irrevocabili, accompagnate dal piano industriale e degli investimenti. Sono questi gli elementi base per parlare di occupazione e sviluppo.” L’Autorità portuale proseguirà con l’approccio, tenuto sin dall’inizio della vertenza, finalizzato a mantenere il collegamento funzionale tra la concessione delle banchine e delle aree demaniali antistanti la proprietà, condizione essenziale per la continuità aziendale.

Si è, inoltre, pienamente recepito l’invito avanzato dal Sindacato di rivalutare i limiti che andranno a caratterizzare l’oggetto della concessione, ovviamente rimanendo nell’ambito nautico. L’obiettivo che si persegue, infatti, è di far sì che la futura proprietà agisca in un quadro regolatorio finalizzato a consentire all’impresa di affrontare le variabili condizioni di mercato, tutelando in primo luogo i livelli occupazionali e le competenze specialistiche dirette e dell’indotto.