Nasce hub industriale nel porto di Trieste

TRIESTE – Un hub industriale 4.0 ad alta innovazione, con l’obiettivo di impiantare nel porto di Trieste nuove attività produttive e sfruttare le ricadute che l’alta ricerca e il regime di porto franco possono dare alle aziende che vogliano lavorare in collegamento con le infrastrutture della logistica portuale. Sono queste le finalità del progetto Freeway Trieste, iniziativa nata da una partnership pubblico-privata fra Area Science Park e Samer & Co Shipping Spa, presentata oggi nel capoluogo giuliano. Il progetto è appena partito e i suoi promotori contano di registrare l’arrivo della prima impresa entro la fine dell’anno.

Al momento sono una decine la aziende italiane ed estere che hanno dimostrato attenzione per l’opportunità. I settori verso cui Freeway Trieste si sta rivolgendo sono quelli dei materiali strategici, del chimico farmaceutico e biomedicale, dell’Ict per l’industria, della componentistica industriale e dell’economia circolare con cicli di recupero. Come spiegato dal direttore di Area, Stefano Casaleggi, “sono già state individuate aree industriali, connessioni marittime e ferroviarie, laboratori di eccellenza.

Stiamo lavorando su 80mila mq di scoperto e 65mila di coperto nell’area industriale retroportuale, 1600 mq di uffici e 520 metri di banchina. Il sistema pubblico vuole avviare un processo evolutivo e dare delle regole, su cui si innesterà – ha concluso Casaleggi – l’iniziativa privata per garantire lo sviluppo industriale innovativo per il prossimo ventennio”.