Propeller Club di Brindisi e Bari: incontro sul POT

BARI – Lunedì 16 ottobre, una delegazione dei Propeller club di Bari e Brindisi ha incontrato presso la sede di Bari il Presidente ed il Segretario Generale dell’AdSP del mar Adriatico meridionale.

Dopo l’illustrazione delle linee strategiche del POT da parte del Presidente prof. Ugo Patroni Griffi, si sono affrontali alcuni argomenti come quello del Corridoio Doganale tra i diversi porti adriatici della Puglia  e l’Interporto regionale, valutando la possibilità, grazie anche ai fondi FAS, così come avviene in Campania,  di avere un’unica tariffa per lo spostamento delle merci tra i diversi porti e l’interporto. Il Presidente Patroni Griffi ha preso anche atto con soddisfazione, dato la ristrettezza degli spazi del Porto di Bari, dell’avvio nell’Interporto delle Piattaforme dedicate alle merci pericolose e al groupage, servizi ritenuti indispensabili dagli Operatori.

A tal proposito il Presidente Degennaro ha evidenziato la necessità di valorizzare al massimo la piattaforma logistica pugliese, per quello che già oggi è in grado di offrire, per essere in grado da subito di intercettare traffici provenienti dal Far East. Infatti il Propeller nazionale ha già programmato per il prossimo mese di novembre una missione italiana in Cina e Vietnam.

Per quanto riguarda il porto di Brindisi, il Propeller ha suggerito l’opportunità di valorizzare al massimo la banchina di Costa Morena est (attualmente con un tratto a – 9 metri  di pescaggio, ma prevista a -14 metri dal vigente Piano Regolatore Portuale, considerando che i cassoni delimitanti la banchina sono stati fondati già a -18 metri): l’AdSP dovrebbe proporre da subito l’Adeguamento Tecnico Funzionale a -18 m al Consiglio Superiore dei LLPP ed il piano di caratterizzazione ambientale al Ministero dell’Ambiente al fine di avere le preventive autorizzazioni e prevedere con esattezza tempi e costi del dragaggio, tenendo conto che il materiale dragato va conferito nella Colmata di Capo Bianco, così come previsto nel PRP vigente. Una volta avuta certezza dei costi e dei tempi (cioè ottenute le autorizzazioni urbanistiche ed ambientali, comunque di competenza dell’AdSP), un eventuale privato potrebbe richiedere la Concessione, dragando anche a proprie spese, ma a valle della definizione urbanistica ed ambientale.

Considerato che nell’Adriatico solo il porto di Trieste ha banchine con pescaggio a – 18 (e che Evergreen ha abbandonato Taranto perché non riusciva ad avere un pescaggio a -16,5 metri),  tale opera comporterà una valorizzazione e rappresenterà un’offerta competitiva di non poco conto per l’intero sistema dei porti pugliesi.Si è poi discusso della prevista Stazione marittima di Sant’Apollinare e del contestuale recupero dell’ex Capannone Montecatini sia come stazione al servizio dei crocieristi che come spazi di fruibilità urbana.

Un’ulteriore argomento è stato il Castello Alfonsino e l’isola di Sant’Andrea, situata al centro del Porto di Brindisi, secondo il Propeller, l’AdSP  deve diventare il soggetto proponente e gestore degli spazi aperti dell’isola, ma anche degli spazi monumentali e condividere con la città  e con il Ministero dei Beni Culturali la gestione e l’utilizzo di tali monumenti e spazi portuali, fondamentali per una reale rinascenza urbana e portuale.

I due club, nel ringraziare il presidente Patroni Griffi per la disponibilità nell’illustrare e condividere con il Propeller le linee guida del POT,  si sono riservati l’opportunità di discutere nei  rispettivi direttivi la bozza di POT, facendo pervenire, prima del 25 ottobre, in modo più puntuale eventuali osservazioni e suggerimenti a partire dalle rispettive “banchine”.