Mazzarano: ”In Puglia i grandi porti sono due e noi ci stiamo attrezzando per cogliere questa opportunità”

BARI – Ha avuto luogo la prima riunione del tavolo di lavoro della Zona economica speciale adriatica presso l’assessorato regionale allo sviluppo economico. Ha aperto i lavori l’assessore regionale Michele Mazzarano: “Le Zone Economiche Speciali servono sostanzialmente a valorizzare  le attività industrustriali che si creano attorno ai porti, in modo particolare ai porti CORE, cioè quel sistema TEN-T, quindi dove sono nate le autorità di sistema.

In Puglia, sappiamo che le autorità di sistema sono due, quella cosiddetta Bari-Brindisi (ma non è solo Bari-Brindisi e comprende tutta la fascia adriatica della portualità da Manfredonia a Brindisi) e quella di Taranto. Si tratta sostanzialmente, io credo che sia un tentativo significativo, di aprire la stagione, mai avviata seriamente, della fiscalità di vantaggio nel nostro paese, la fiscalità differenziata ed è sostanzialmente una grande prova per le regioni e per i livelli di governo del territorio, in modo particolare a partire dalle autorità portuali di sistema.

Gli attori politici ed istituzionali del territorio devono provare ad individuare con la Regione Puglia gli assi fondamentali intorno a cui costruire questa oppurtunità. Un gruppo di lavoro che servirà a far capire all’assessorato, che poi avrà il dovere di presentare i piani strategici, e dare gli spunti e le valutazioni di ordine strategico sui territori da coinvolgere e soprattutto la perimetrazione”.

“In Puglia i grandi porti sono due e noi ci stiamo attrezzando per cogliere questa opportunità, un’occasione per far crescere lo sviluppo del nostro territorio in quelle aree, ma sarà una grande occasione per rendere più competitivi i nostri porti in un Mediterraneo in cui, purtroppo, nel frattempo altri porti, in Grecia o in Sud Africa, hanno assunto una maggiore competitività e noi abbiamo bisogno di recuperare terreno”.

“Il porto di Brindisi è parte dell’Autorità portuale di Sistema, Brindisi ha una classe dirigente locale che è assolutamente protagonista di questa vicenda, il Senatore Tomaselli è stato protagonista della possibilità di allargare anche all’altra Autorità di Sistema oltre Taranto, le zone economiche speciali. Quindi tutti i territori sono nelle condizioni, in questo momento con i tavoli che ho appena costituito, di far valere il proprio punto di vista e la propria visione”.

“Per quel che riguarda la ZES di Taranto abbiamo aperto formalmente ed ufficialmente il confronto con il presidente Pittella e la Basilicata. Loro candidano l’area di Ferrandina e noi stiamo ragionando più in profondità su tutte le collaborazioni che possono esserci con la regione Basilicata. Per quel che riguarda la ZES Adriatica ci può essere un interesse da parte del Molise, però ancora non si è fatto avanti nessuno”.

Presente al tavolo anche Alfredo Malcarne, in rappresentanza delle camere di commercio di Bari-Brindisi-Foggia: “Una riunione sostanzialmente interlocutoria, ricca di premesse di lavoro, un lavoro duro che faremo nelle prossime settimane. Abbiamo chiesto l’integrazione di una rappresentanza del comune di Brindisi e l’assessore ha accettato di buon grado, funzionale rispetto alla problematica relativa alla perimetrazione delle aree da inserire nella ZES.

Noi parteciperemo come sistema camerale attraverso gli studi preliminari economico-statistici che abbiamo già redatto in quanto guidiamo il sistema camerale transfrontaliero della zona adriatica con la guida del Forum AIC (un lavoro preparatorio già svolto) ed è per questo che volevamo essere presenti a questa riunione. Il porto di Brindisi è uno dei due pilastri della ZES Adriatica, che insieme a quello della ZES Ionica, farà da collettore e da baricentro rispetto alla zona ZES che si dovrà delimitare non spalmando, per quanto possibile, l’area della ZES a tutto il Mediterraneo”.

 

Salvatore Carruezzo