Zes “Tavolo tecnico”: Brindisi ha tante carte da giocare

BRINDISI – Presso gli uffici dell’Asi Brindisi si é svolta la prima riunione di un”Tavolo tecnico” ristretto istituitosi per raccogliere tutte le informazioni propedeutiche alla determinazione delle perimetrazioni Zes Puglia del mare Adriatico meridionale.Al tavolo erano presenti: il Senatore Salvatore Tomaselli, il presidente dell’Autoritá di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi, il Commissario straordinario del Comune di Brindisi Santi Giuffré, il presidente di Confindustria Giuseppe Marinó, il presidente della Camera di Commercio di Brindisi Alfredo Malcarne, il Presidente provinciale del Cna Brindisi Franco Gentile e il presidente del Consorzio Asi Brindisi, in rappresentanza delle Asi di Puglia, Domenico Bianco.

“Un’analisi oggettiva ma con un pensiero al territorio – sottolinea Domenico Bianco – parliamo di una Zes con una funzionalitá logistica e Brindisi ha tante motivazioni da vendere e molte carte da giocare”. “Dovranno essere privilegiati i territori vicino ai porti, che abbiano una connessione con le arterie stradali e con le arterie ferroviarie, mare, ferro e gomma”. “L’incontro di oggi ha un’importanza fondamentale, faremo un’attivitá di filtro per andare a proporre un pacchetto con una proposta ben definita e indistruttibile non dovendoci trovare  a candidare territori enormi e poi non fruibili dalle aziende”. E infatti durante i lavori sono stati anche presentati i progetti per l’individuazione delle aree candidabili (comprese le aree di Fasano, Ostuni e Francavilla Fontana).

Il senatore Salvatore Tomaselli, relatore del DDL sulle Zes: “Dobbiamo  attrarre investimenti mettendo a disposizione degli investitori le opportunitá che vengono da una legge dello Stato, che per la prima volta nel nostro Paese istituisce le zone economiche speciali, e le infrastrutture che possono ospitare una delle Zes piú ampie ed innovative dell’intero Mezzogiorno”.

“Brindisi ha un porto che ha grandi infrastrutture e grandi spazi con una retroportualitá, forse, unica o comunque tra le piú significative tra tutti i porti del Mezzogiorno d’Italia, quindi una realtá straordinariamente vocata ad ospitare una delle zone economiche speciali piú attrattive per i nuovi investimenti”.

Il presidente dell’Autoritá di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Patroni Griffi: “Qui, oggi, si discuterá di un metodo, di un progetto che tiene insieme tutti i territori industriali, porti e retroporti , un sistema logistico molto coeso con la possibilitá di espansione a zone che non hanno porti, o almeno dei porti commerciali estendendoci fino al Salento e verso la Murgia”.

Continua il presidente Griffi, ricordando che ci sono già due progetti  in fase avanzata al Ministero: “Campania e Gioia Tauro sono i due progetti che il Ministero sta valutando: per la Campania sono stati presentati progetti che riguardano i porti dell’Autoritá di Sistema dando pari dignitá al porto di Napoli e al porto di Salerno”. “Noi ci troveremmo nella stessa situazione, con l’aggiunta di Manfredonia e Barletta. Il POT che abbiamo costruito é funzionale alla Zes”.

 

Salvatore Carruezzo