Prosegue la Campagna Addestrativa di nave Stella Polare

Il rientro in Italia è stato un elemento importante nel ricaricare fisicamente e psicologicamente le nostre forze, ci attende una nuova e impegnativa navigazione alla volta della Sicilia

Terminata la sosta a Valencia, ripartiamo ansiosi di ritornare nella nostra bella Italia. Ci attende una navigazione impegnativa, non esulata da venti costanti e difficili, e mare inquieto. Il primo impatto col mare dopo diversi giorni in porto è stato molto impegnativo, da subito ci siamo accorti di dover riconquistare il piede marino gestendo gli effetti del mare.

Con questo obiettivo scolpito nella mente, abbiamo reagito prontamente, riducendo la superficie velica issando la vela di trinchetta a prora e prendendo due mani di tarzaroli sulla randa di maestra. In mare esistono sempre giornate più lunghe e faticose e confrontarsi con esse senza timore, ma non sottovalutandole significa essere sulla giusta rotta per diventare veri marinai.

La prima occasione di ridosso si presenta solo dopo due giorni di strenua lotta col mare: davanti ai nostri occhi provati ma orgogliosi appare all’orizzonte l’isola di Maiorca, isola più grande dell’arcipelago delle Baleari.

La mattina del 2 agosto salpiamo l’ancora e ci rimettiamo in marcia verso Cagliari; gli imprevisti e le avversità in mare sono all’ordine del giorno, ma seguiti con pazienza e impegno dall’equipaggio anche noi aspiranti guardiamarina veniamo temprati a resistere a queste sfide professionali e al confronto col mare.

L’ultimo giorno di navigazione, arrivati alle porte della Sardegna, siamo costretti a cercare ancora una volta ridosso dalla forza del vento e del mare. La scelta del punto di stazionamento, questa volta, ricade nella zona tra Capo Teulada e Capo Spartivento, dove gli elementi della natura non riescono a raggiungerci con tutta la loro forza.

La Sardegna ci accoglie il 5 agosto con l’odore inebriante del mirto in fiore, il mare e la sua splendida corazza fanno da cornice alla bella Cagliari, capoluogo della regione.

Il primo impatto è l’inaspettato connubio tra il mare e la montagna caratteristico di tutta la regione. Cagliari si presenta arroccata e guardinga sulla costa, la storia di questa città e delle sue bellezze è molto antica, e si perde nella leggenda.

La fondazione secondo il mito è opera di Aristeo figlio di Apollo e la città è stata influenzata molto dalla cultura micenea, fenicia e per lungo tempo da quella cartaginese. A seguito della prima guerra punica il controllo della città passò ai romani: in questo periodo il prestigio e l’importanza commerciale marittima di Cagliari crebbero enormemente. Nel medioevo la città fu soggetta a frequenti attacchi saraceni e a dominazioni di potenze marittime come Genova o Pisa, per poi finire nelle mani degli Aragonesi. Nel 1720 la città passò sotto il controllo del regno sabaudo per poi entrare a far parte del Regno d’Italia.

La lunga storia e le varie dominazioni e influenze provenienti dall’esterno hanno contribuito a donare alla città un’importante patrimonio culturale e architettonico.

Senza dubbio da visitare tra le bellezze locali è la chiesa di San Saturnino, la più antica della Sardegna. L’emblema della città è il bastione di Saint Remy che offre da terrazza Umberto I una panoramica della città in tutta la sua bellezza.

Prima di ripartire, obbligatoria per tutti coloro che vanno per mare è la tappa alla Basilica della Madonna di Bonaria, protettrice di tutti i marinai. Questa chiesa è situata sul colle omonimo e offre una vista impeccabile di tutto l’abitato cittadino fino al porto.

Il rientro in Italia è stato un elemento importante nel ricaricare fisicamente e psicologicamente le nostre forze, ci attende una nuova e impegnativa navigazione alla volta della Sicilia, ma la sempre più rimarcata consapevolezza nel gioco di squadra, nelle capacità collettive acquisite durante questo mese a bordo e la fiducia nelle scelte formative dell’equipaggio ci rasserena dandoci fiducia in noi stessi e voglia d’imparare.