Legge di Bilancio a favore dello shipping italiano

Roma. La Legge di Bilancio 2021, definitivamente approvata oggi al Senato con la fiducia della maggioranza, entrerà in vigore il prossimo primo gennaio 2021. La legge, appena approvata, non ha offerto discussioni e condiviso molti emendamenti proposti dalle varie categorie dello shipping italiano. La bozza di novembre che rispecchiava le varie proposte da emendare non è stata confermata e tutti i tentativi dei vari ristori sui porti e il trasporto marittimo non hanno avuto il successo sperato. Solo alcuni articoli del capitolo “Misure in materia d’infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile” riguardano da vicino Autorità di Sistema Portuale e imprese di navigazione.

– sono incrementati di ulteriori 68 milioni di euro nel 2021 i fondi destinati relativi al Decreto Rilancio alle Autorità di Sistema Portuale (erano di 10 milioni di euro) e alle imprese di navigazione che operano con navi minori nel settore del trasporto turistico (erano 5 milioni di euro per il 2020). La giustificazione è nel compensare le AdSP per mancati introiti (derivanti da diritti portuali) dovuti al calo dei traffici passeggeri e dei crocieristi; mentre per i 5 milioni di euro nel 2021 a compenso per le imprese di navigazione che operano con navi per il trasporto turistico di persone via mare, acque interne per diminuzione dei fatturati pari o superiori al 20%.

– Articolo 119 prevede che le navi da crociera iscritte nel Registro Internazionale possano effettuare, fino al 30 aprile 2021 servizi di cabotaggio marittimo, in deroga alla norma che esclude le navi iscritte al Registro Internazionale.

– Il comma tre dello stesso articolo, estende fino al 30 aprile 2021 alle imprese armatoriali che esercitano attività di cabotaggio l’esenzione dagli oneri previdenziali e assistenziali prevista per gli armatori e il personale iscritti nei Registro Internazionale, fissando il nuovo limite di spesa a 35 milioni di euro per l’anno 2021.

– Il comma 4 stabilisce l’incremento della dotazione del Fondo (stabilita finora in 50 milioni di euro), con una ulteriore dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2021:  “volta a compensare le imprese armatoriali che operano con navi di Bandiera italiana, iscritte nei Registri alla data del 31 gennaio 2020, impiegate nei trasporti di passeggeri e combinati di passeggeri e merci via mare, anche in via non esclusiva, per l’intero anno, con riferimento alla riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri trasportati nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020 rispetto alla media dei ricavi registrata nel medesimo periodo del precedente biennio”.

– Il comma cinque prevede misure di sostegno al settore dei terminal portuali asserviti allo sbarco e imbarco di persone, in considerazione dei danni subiti dallo stesso a causa dell’insorgenza dell’epidemia da Covid-19 e prevede l’istituzione, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un Fondo con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per l’anno 2021.

– Misure di stimolo al trasporto combinato: prevede l’attribuzione di ulteriori 25 milioni di euro per l’anno 2021, e di 19,5 milioni di euro per l’anno 2022 e di 21,5 milioni di euro per l’anno 2023, per finanziare il cosiddetto “marebonus”. E’ prevista anche l’attribuzione di 25 milioni di euro per l’anno 2021, di 19 milioni di euro per l’anno 2022 e di 22 milioni di euro per l’anno 2023 per finanziare il cosiddetto “ferrobonus”. Si conferma ancora la costituzione di un Fondo finalizzato alla rimozione delle navi abbandonate nei porti.

Fra gli emendamenti proposti e approvati in Senato troviamo il rinnovo per il 2021 dello stanziamento di 4 milioni di euro per il contributo che le AdSP possono corrispondere al soggetto fornitore di lavoro portuale per le giornate in meno prestate rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente. Inoltre è stato approvato l’articolo che “autorizza la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2021, di 5 milioni di euro per l’anno 2022 e di 6 milioni di euro per l’anno 2023 per interventi di riqualificazione del porto di Reggio Calabria, al fine di agevolare la mobilità dei passeggeri e i collegamenti con il Porto di Messina”.

 

Abele Carruezzo