Giacomo Gavarone, presidente GGA “Maggiore occupazione di marittimi italiani grazie ad una formazione rispondente ai fabbisogni delle imprese e al passo con gli sviluppi tecnologici”

Il 23 marzo, in video conferenza si è tenuto l’incontro dei Comitati di indirizzo Classe L28 Scienze e Tecnologie della Navigazione, organizzato dalle università di Genova, Messina e Bari, al quale è intervenuto, in rappresentanza di Confitarma, Giacomo Gavarone, Presidente del Gruppo Giovani Armatori, che ha ribadito come la formazione oggi costituisca una delle sfide più importanti, sia per le imprese armatoriali, che solo con il costante aggiornamento delle competenze possono stare al
passo con i costanti sviluppi tecnologici e operativi delle navi; sia per i marittimi e, in particolare, per le nuove generazioni, perché soltanto fornendo loro competenze funzionali agli effettivi fabbisogni
delle imprese, potranno avere concrete opportunità di lavoro e sviluppo professionale.


“L’istituzione di percorsi come questi – ha affermato Giacomo Gavarone – è meritevole perché con essi si intende soddisfare la richiesta di alcune importanti compagnie di navigazione di poter avere figure di bordo apicali in possesso di diploma di laurea. Per questo, al fine di mantenere elevato il
livello di eccellenza, storicamente riconosciuto ai marittimi italiani, è importante che nella pianificazione dei percorsi formativi, sia scolastici che universitari, si instauri un rapporto sinergico e di confronto attivo fra armamento, Scuola/Università e Amministrazioni competenti in tema di
formazione marittima”.


Inoltre, secondo Gavarone, occorre coinvolgere l’armamento anche nella definizione dei percorsi di studio e prevedere, nel corso del percorso di studi, il periodo di imbarco di 12 mesi necessario a ottenere le certificazioni STCW che consentono di lavorare a bordo delle navi in modo tale che allo
studente vengano fornite anche quelle competenze pratiche indispensabili per trovare uno sbocco lavorativo nell’ambito dell’industria armatoriale;
“In merito alla necessità di favorire l’incontro fra le competenze possedute dai nostri lavoratori marittimi e i fabbisogni di competenze previste dalle imprese armatoriali, – ha aggiunto il Presidente dei Giovani Armatori – è necessario portare finalmente a compimento la riforma del collocamento
della gente di mare, inattuata dal lontano 2006, per avere finalmente un quadro certo del numero,


delle qualifiche e delle certificazioni possedute sia dai marittimi occupati, sia da quelli disoccupati e, più in generale, della situazione del mercato del lavoro marittimo, garantendo al settore uno strumento
efficace di incontro fra la domanda e l’offerta di lavoratori marittimi italiani”. “Una formazione rispondente ai fabbisogni di competenze delle imprese e al passo con gli sviluppi tecnologici – ha concluso Giacomo Gavarone – può produrre effetti molto positivi sull’occupazione
dei marittimi italiani e, quindi, offrire ulteriori opportunità di carriera marittima alle nuove generazioni”.