Fincantieri: i sindacati chiedono garanzie e Tajani invoca l’aiuto della Bei

“Il ritiro del piano di Fincantieri ci fa sentire più tranquilli e ci dà il tempo per discutere, perchè ora si devono garantire al cantiere di Castellammare e agli altri in Italia anche delle prospettive. Bisogna pensare subito al dopo, a dare lavoro a questi cantieri altrimenti sarà stata una vittoria di Pirro”.

Secondo il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto a Napoli,  è necessario muoversi con l’aiuto della Regione, del governo e dell’Unione Europea e trovare degli accordi con armatori per tenere in vita la produzione, puntando “su innovazione e programmi forti per resistere alla concorrenza di Cina e Corea”, intendendo per innovazione motori a basso consumo, nuove tecnologie, e soprattutto al design interno che è il punto di forza dell’Italia.

Sul rinvio della seduta del Consiglio regionale campano, durante il quale erano previste le dichiarazioni della giunta sulla vicenda Fincantieri, “auspichiamo che non sia un tentativo dilatorio delle istituzioni campane” ha detto il segretario generale Uilm Campania Giovanni Sgambati. Poi ha aggiunto: “Cosi come abbiamo detto ieri nell’incontro con il sindaco di Castellammare, noi non abbiamo mai inteso smobilitare l’iniziativa dei lavoratori.

Se non avremo risposte certe entro la prossima settimana, è del tutto evidente che saremo costretti a riprendere iniziative di lotta.In Europa ci sembra che si stia lavorando sulle richieste che abbiamo avanzato come organizzazioni sindacali, per dare anche una risposta in sede comunitaria soprattutto sulle risorse per la rottamazione e per ammodernare i cantieri”.

“Il vice presidente della Commissione Ue Antonio Tajani nella riunione di oggi ha indicato due possibili soluzioni che, se si realizzeranno, rappresenteranno una prima positiva risposta delle nostre richieste” hanno invece affermato gli eurodeputati Andrea Cozzolino, vice capodelegazione Pd, e Sergio Cofferati, coordinatore del gruppo socialista europeo nella commissione speciale crisi, dopo l’incontro a Strasburgo con il commissario all’Industria dedicato alla questione Fincantieri.

“Prima, il consiglio di amministrazione della Bei in programma per il 21 giugno potrebbe decidere nuove regole per l’accesso al credito agevolato sia per gli armatori sia per i cantieri, mentre successivamente, ma sempre entro l’estate, gli uffici di Tajani dovrebbero redigere uno studio di fattibilità per verificare investimenti e strumenti necessari a un programma di rottamazione delle navi inquinanti su cui mobilitare al più presto il Parlamento e gli stati membri interessati”.

La Banca europea degli investimenti (Bei) infatti potrebbe prendere decisioni su finanziamenti destinati alla cantieristica e quindi anche alla Fincantieri già nella riunione del Consiglio fissata per il 21 giugno. Le decisioni della Bei – comunicate da Tajani – potrebbero sbloccare, attraverso l’adozione di nuove regole, finanziamenti destinati agli acquisti di navi e un fondo di garanzia pre-consegna a cui i cantieri potranno fare ricorso nella fase precedente alla consegna e ai pagamenti delle navi.

In vista della riunione del Consiglio Bei del 21, ha detto Tajani, giovedì 16 la questione delle nuove regole sarà al centro di un incontro che si terrà a Lussemburgo tra i più stretti collaboratori del vice presidente dell’esecutivo comunitario e i funzionari della Bei.

Salvatore Carruezzo