Festival ZONES PORTUAIRES A GENOVA

GENOVA – Si è conclusa ieri, domenica 18 settembre sulle terrazze vista porto di Palazzo Reale a Genova, con un dialogo fra il direttore artistico della Biennale del Mediterraneo 2017 Driant Zeneli e l’artista Ettore Favini della NABA – Nuova Accademia di Belle arti di Milano, la prima edizione del festival internazionale Zones Portuaires: nove giorni per scoprire, riflettere e lavorare sulla relazione fra lo spazio urbano e quello portuale con l’edizione italiana della manifestazione che ha luogo dal 2012 in Francia.

“La dimensione artistica è una delle prospettive con cui il festival ha scelto di indagare la relazione città-porto – spiegano le curatrici, Maria Elena Buslacchi (Lab. Studi urbani “Incontri in Città” – UniGE) e Maria Pina Usai (Fondazione MedSea) – ed inaugura una modalità operativa continua nel tempo e di forte carattere partecipativo: Zones Portuaires diventa così un dispositivo che durante tutto l’anno può produrre forme di incontro, di scambio, di riflessione e di lavoro sul tema”.

L’iniziativa è sbarcata a Genova nel 2015 per invitare la città come ospite d’onore del festival Zones portuaires a Marsiglia. Zones portuaires / Genova è stato quindi concepito dalle curatrici come un momento di incontro tra realtà urbana e realtà portuale in maniera autenticamente pluridisciplinare. Dopo quella anteprima, il fitto programma di eventi dell’edizione 2016 ha affiancato alle proiezioni – che caratterizzano fin dall’inizio il festival Zones portuaires – incontri, uscite in mare, visite ad edifici ed aree ordinariamente non accessibili, esposizioni, installazioni artistiche, dialoghi, laboratori didattici.

La curiosità del pubblico e la straordinaria disponibilità degli operatori del mondo portuale si sono incontrate permettendo a centinaia di persone di accedere a spazi e prospettive del tutto fuori dell’ordinario. Hanno fatto il tutto esaurito i molti appuntamenti del festival, che hanno fatto registrare in questa prima edizione circa 3000 presenze ad attività per la maggior parte completamente gratuite:

12 uscite in mare
2 visite ai terminal 2 convegni tematici
3 piloni della sopraelevata
15 laboratori didattici
4 esposizioni
2 installazioni artistiche
3 concerti
8 pranzi nel porto
tanti incontri
251 nuovi “mi piace” alla pagina Facebook nelle ultime 3 settimane
55 post informativi o real time pubblicati sulla pagina Facebook

“Il festival Zones Portuaires – spiega l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova Emanuele Piazza – pone al centro della città un tema fondamentale: Genova potrà crescere sia dal punto di vista della vivibilità urbana che di quello dello sviluppo economico solo nel ritessere in maniera paziente, ma costante, il rapporto fra la città e il suo porto: l’economia del mare è il centro dell’economia cittadina e il mare è anche il centro dell’interesse di chi vive a Genova e di chi viene a visitarla o ipotizza di venirci  a vivere.

Il tema della riqualificazione del contesto urbano e della sua compatibilità con lo sviluppo economico è una sfida che sta portando avanti Genova, come stanno facendo anche tante altre città europee. Questa città, dopo la decrescita demografica, ha bisogno di ridefinirsi: deve farlo proprio partendo dal lavoro per la sopravvivenza e il rilancio dell’economia del mare in un’ottica di sostenibilità e di una ricucitura fra il tessuto urbano e quello portuale: iniziative come questa, che affiancano la scoperta alla riflessione e alla progettualità, sono un passo avanti nella costruzione di questo futuro per Genova”.

Zones Portuaires vuole ringraziare Autorità Portuale, Institut Français – Ambassade de France en Italie, Università degli Studi di Genova, Università Italo-Francese, Alliance Française e tutti i collaboratori che, a titolo gratuito e volontario, hanno permesso che il festival prendesse forma mettendo le loro energie e il loro entusiasmo a disposizione per le attività più diverse.