Assicurazioni marittime e implicazioni da covid-19

Londra.Fra le tante complicazioni generate dall’emergenza sanitaria, non si possono trascurare le varie implicazioni che si stanno verificando nel campo delle assicurazioni marittime. L’Unione Internazionale delle Assicurazioni Marittime, ultimamente con un proprio comunicato, ha evidenziato che il covid -19 avrà implicazioni sia a breve sia a lungo termine per il mercato assicurativo marittimo e soprattutto le molte questioni che gli assicurati dovranno affrontare.

Restrizioni e modifiche di linee di viaggio, imprese che non riusciranno a ripartire, spostamento delle richieste della catena di approvvigionamento; implicazioni queste che influenzeranno gli assicuratori marittimi a rivedere i loro contratti per adeguarli ai molti regolamenti emanati dai vari Governi per la pandemia e che hanno alterato la domanda dei consumatori variando i fattori operativi di fornitori e delle infrastrutture commerciali.

Molte aziende stanno cercando di rinegoziare i contratti di fornitura o ritardare i pagamenti, i terminal stanno accumulando carichi nei loro magazzini con relativi rischi, le navi e gli equipaggi si trovano oggi ad affrontare sfide del post quarantena, fermi in un porto, cambi di equipaggi e variazione degli itinerari commerciali e/o passeggeri.  Le interruzioni delle linee door to door dei flussi merceologici e delle campagne crocieristiche stanno creando naturalmente effetti – domino e possono in definitiva influenzare una serie di polizze assicurative.

Sicuramente, a breve termine, gli assicuratori dovranno ri-determinare le varie clausole e far fronte alle potenziali  termini di non conformità della polizza sottoscritta prima del covid – 19. Inoltre, lo IUMI prevede un aumento delle insolvenze e dei reclami fraudolenti, ma non l’emissione di nuovi prodotti assicurativi. Poiché si sono verificati delle “falle” nelle catene di approvvigionamento e ritardi della clausola di “just – in –time”, le attività di produzione e acquisto potrebbero interessare un mercato più local, anziché global. Questo causerà un impatto diversificato sul commercio internazionale influenzando i trasporti e l’assicurazione marittima.

Lo IUMI parla di modificare i vari contratti e consiglia gli armatori e noleggiatori di sottoscrivere e/o aggiornare le clausole avvalendosi del supporto elettronico e automatizzato, scritti e intermediati senza un contatto diretto. Tutto questo potrebbe alterare la piazza d’affari londinese e i vari centri assicurativi, siti in tutto il mondo, saranno in grado di competere su un piano più equo.

Abele Carruezzo