L’Italia al comando della Forza Anfibia italo-spagnola

La Forza di intervento, capace di fronteggiare particolari esigenze, sarà guidata dalla Marina Militare per i prossimi due anni

A bordo della nave anfibia Juan Carlos I, ormeggiata nella Base Navale di Rota, si è svolta la cerimonia per l’avvicendamento biennale al comando della Forza Anfibia italo–spagnola (SIAF) e della Forza da Sbarco Italo-Spagnola (SILF), presieduta dall’ammiraglio Manuel Garat Caramé (ALFLOT).

Il contrammiraglio Alberto Sodomaco, comandante della Terza Divisione Navale della Marina Militare, ha assunto l’incarico di ComSIAF ceduto dal contrammiraglio Ricardo Atanasio Hernandez Lopez, comandante del II Gruppo Navale Iberico, mentre il contrammiraglio Cesare Bruno Petragnani, comandante della Brigata Marina San Marco, ha assunto l’incarico di ComSILF ceduto dal generale Rafael Roldan Tuleda, Generale Comandante del Tercio de Armada.

La SIAF è stata creata dai Ministeri della Difesa dei due Paesi con lo scopo di dare vita ad una forza d’intervento che possa far fronte a particolari esigenze, come previsto dagli accordi bilaterali delle due Nazioni. In ambito NATO, la creazione della Forza Anfibia Italo-Spagnola costituisce il terzo polo anfibio che si pone al fianco di quelli già esistenti: il Gruppo Anfibio Statunitense e la Forza Anfibia Anglo – Olandese.

La SIAF può realizzare: operazioni anfibie propriamente dette, presenza strategica, dispiegamenti preventivi, operazioni di peace-keeping e peace-enforcement ed ancora, operazioni di aiuto umanitarie e protezione civile.

La componente navale della SIAF è responsabile dell’imbarco e della protezione della Forza imbarcata, del trasferimento verso l’Amphibious Objective Area (AOA), nonché dello sbarco della Forza e del supporto, di combattimento e logistico, dell’operazione anfibia a terra. Le navi anfibie, quelle combattenti e gli aeromobili imbarcati necessari per il supporto delle operazioni sono fornite dalle componenti organiche delle due Marine su base di necessità.

La SILF è responsabile delle parte di operazione anfibia condotta a terra ed è dimensionata in funzione della missione assegnata. E’ strutturata a livello di brigata anfibia con un proprio Comando, mentre le Unità Combattenti vengono fornite dal Tercio de Armada, per la Spagna, dal 1° Reggimento San Marco della Marina Militare, per l’Italia.

La Marina Militare cederà nuovamente il comando alla Spagna nel 2021.