Sussidi economici ai Marittimi italiani dimenticati da Conte

Fiumefreddo di Sicilia (CT). Speriamo che dal ‘fiume freddo siciliano’ possano partire acque di refrigerio per tutti i marittimi italiani. Sono dell’altro giorno, le decisioni prese dal Comitato per la Sicurezza Marittima (MSC Maritime Safety Committee) dell’IMO per sostenere la navigazione e la Gente di mare durante la pandemia che ormai ha generato crisi occupazionale in quasi tutti i settori industriali ed in particolar modo nel mondo della navigazione mercantile.

Non solo protocolli per garantire i cambi di equipaggio delle navi ma sostenibilità economica in favore di marittimi e della loro professionalità. In questo periodo centinaia e centinaia di marittimi sono ancora bloccati a bordo delle navi, avendo visto i loro contratti estesi oltre la durata massima dei periodi di servizio accettati dai contratti internazionali (Convenzione ILO parla di 12 mesi), ed altrettanti in attesa di essere imbarcati sulle navi delle proprie compagnie.

Compagnie che stanno sopportando questa crisi con forti difficoltà; vedasi compagnie come Costa Crociere e MSC e non solo. In Italia, come sempre, le cose vanno in altro modo! La scorsa settimana vi è stato un importante webinar della LIMES per sottolineare – se ce ne fosse bisogno – che la nostra Italia può ripartire e sollevarsi da questa crisi se metterà a giusta considerazione le opportunità offerte dall’economia del mare e di una forza lavoro – la Gente di mare – necessaria a far muovere flussi merceologici e passeggeri e per garantire i necessari minimi servizi alla nostra popolazione.

Da LIMES, Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma ha innanzitutto ribadito l’importanza del trasporto marittimo per la vita quotidiana e l’economia del Paese ed ha affermato “tutto o quasi ci viene dal mare: dal cibo all’energia, fino ai nostri vestiti. Purtroppo, siamo affetti da ‘sea – blindness’”. Per dare una giusta visibilità al settore del trasporto marittimo occorrerà ripartire dalle navi soprattutto dai marittimi italiani. Il Governo italiano, sensibile verso chi perde il lavoro garantendo i vari redditi di cittadinanza,  dovrà rendersi conto che i marittimi sono dei lavoratori chiave per un Paese come l’Italia, in quanto forniscono un servizio essenziale e necessitano di garanzie e sostegno economico anche loro.

Merita rispetto l’iniziativa portata avanti da Salvatore Caltabiano e Miriam Pia De Maria – marittimi a tutti gli effetti – sui social e piattaforma Change.org (per la solidarietà di altri marittimi italiani), che, trovandosi nella condizione di senza imbarco e quindi senza lavoro, non desiderano essere discriminati da un Governo che li ha dimenticati del tutto da tutte le misure di ‘ristoro’ ; non solo,  ma sono stati informati da tutte le segreterie dei vari partiti che compongono questa maggioranza, loro, lavoratori chiave al pari di infermieri, non hanno diritto a nessun sussidio economico emesso con i vari DPCM e neanche dalla ‘Manovra economica di bilancio 2021’.

L’iniziativa ha avuto una sostanziale solidarietà da parte di altri marittimi italiani – tanti e tante sono le testimonianze che hanno perso vari imbarchi poiché molte delle loro navi sono inoperose in vari porti – (il porto di Brindisi ne ospita tre) -, al punto che  i due responsabili del gruppo Facebook hanno scritto al Presidente Mattarella e al Premier Conte senza avere ancora una risposta degna di menzione. Per dovere di cronaca, si riporta la lettera integrale scritta, lo scorso 6 novembre.

FIUMEFREDDO di SICILIA, 06 NOVEMBRE 2020: i sottoscritti Salvatore Caltabiano e Miriam Pia De Maria residenti a Fiumefreddo di Sicilia (CT) rendono noto mediante la presente quanto segue: -a seguito della situazione pandemica globale ci preme far notare che il settore Marittimo Italiano sia stato accantonato e trascurato da parte del Governo e a tal proposito abbiamo dato voce a tutti i nostri colleghi per far si che il nostro Governo possa attivare protocolli efficaci e sussidi economici a tutela del nostro settore e a titolo di sostegno a tutti i membri d’equipaggio italiani; -è stato istituito un gruppo su Facebook con lo scopo di raccogliere quante più adesioni a sostegno di questo progetto; -il supporto ci è stato dato anche da parte di Deputati Politici che si stanno attivando insieme a noi per fare un’interrogazione parlamentare al più presto; -è anche vero che facendo riferimento al decreto di Agosto2020, il supporto destinato ai marittimi sarà probabilmente erogato ma purtroppo ci preme  sottolineare che non tutti vi rientreranno; -abbiamo chiesto sostegno a diverse testate giornalistiche con l’obiettivo di far emergere le nostre necessità e richieste come caso mediatico nazionale; -lo scopo è quello di arrivare al Governo con i giusti metodi ed effettuare interrogazioni sperando in esaudenti risposte.  In attesa di un vostro positivo riscontro, porgiamo Cordiali Saluti.

I marittimi italiani, da Fiumefreddo di Sicilia, chiedono cose concrete e, se si crede nell’opportunità offerta dal comparto dell’economia del mare e dello shipping italiano in particolare, basta una piccola buona volontà:

1) Sussidi economici legati all’emergenza Covid-19 nei confronti del personale marittimo italiano;

2) Istituzione di un Ente a tutela e supporto dei nostri diritti;

3) Chiarimenti relativi ai contributi INPS/INAIL derivanti da periodi di navigazione su imbarcazioni battenti bandiera italiana e/o estera;

4) Istituzione di centri di formazione convenzionati per svolgere attività di training e formazione con conseguimento di certificati riconosciuti a livello professionale nonché internazionale;

5) Velocizzazione delle procedure relative alla registrazione degli imbarchi attraverso nuovi sistemi digitalizzati e moderni;

6) Riconoscimento dei titoli professionali in Italia così come all’estero. Mi auguro che il Presidente Mattarella, unitamente al Premier Conte, dimostri sensibilità verso questo settore e verso i nostri marittimi che sono la ‘Bandiera italiana’ nel mondo.

Abele Carruezzo