Il megayacht russo sequestrato arriva a San Diego sotto bandiera degli USA

Amadea con bandiera Americana issata a poppa

San Diego. Lo yacht russo ‘Amadea’ sequestrato è arrivato sano e salvo a San Diego dopo un viaggio di 5.000 miglia dalle Fiji, concludendo il suo trasferimento sotto la custodia degli Stati Uniti.

Ora è ormeggiato in un trafficato terminal ro/ro a National City, appena a sud della base navale di San Diego.

L’Amadea è uno yacht a motore di 350 piedi (107 metri) costruito in Germania nel 2016.
Le Autorità statunitensi ritengono che il suo beneficiario effettivo sia l’oligarca russo Suleiman Kerimov, un miliardario con legami con il presidente russo Vladimir Putin. Quando l’Amadea è entrato nelle acque delle Fiji a metà aprile, gli Stati Uniti hanno presentato una richiesta per il suo sequestro ai Tribunali locali e hanno inviato agenti dell’FBI per eseguire l’applicazione.

La holding dello yacht ha citato in giudizio per bloccare la sentenza della Corte, affermando che il vero beneficiario effettivo era un uomo d’affari russo non imparentato con Putin; risultato poi un individuo con mezzi finanziari limitati per gestire uno yacht da 350 milioni di dollari.

Il caso si è fatto strada nel sistema giudiziario del paese nel corso di un mese e all’inizio di giugno la Corte Suprema delle Fiji ha emesso una sentenza definitiva che ha affidato la custodia della nave al Governo degli Stati Uniti.
Con un nuovo equipaggio e una nuova registrazione con bandiera degli Stati Uniti, l’Amadea è partito navigando il Pacifico verso le Hawaii.

Entrato nel porto di Honolulu il 17 giugno, per rifornimenti e acquisti per cambusa, si è diretto poi verso San Diego, arrivando il 27 giugno.

Abele Carruezzo