Porti di Sardegna: turismo in crisi secondo Crisponi

La più tormentata delle stagioni turistiche degli ultimi anni sta per concludersi. Al termine del periodo generalmente più fecondo e in fase, ancora in corso, di elaborazione dei dati ufficiali, l’assessore del Turismo della Regione Sardegna, Luigi Crisponi, interviene per una prima analisi e a interrogarsi sui fattori che hanno inciso pesantemente sulle presenze nell’Isola.

«Senza mai dimenticare che la migliore analisi è quella a più voci – afferma Crisponi -, ovvero di tutti i componenti della filiera turistica, certo è che il 2011 ha scritto a caratteri indelebili che il turismo, complice lo ‘tsunamì economico, non solo in Sardegna, ma nel mondo intero è mutato, lasciando tracce evidenti.

Un cambiamento rapido che ha rovesciato consolidate cifre di presenze turistiche, senza impedirci di affermare, però, che, il turismo sardo continuerà in futuro a riflettere, come un’impronta indelebile, pagine dai generosi risultati». «La Sardegna – aggiunge l’assessore – ha corso quest’anno, una stagione ‘a ostacolì. Quelli del caro traghetti, innanzitutto.

Le ferite inferte dalle azioni degli armatori privati non si rimargineranno presto e facilmente. Sono loro gli ‘Attila del turismò, che hanno ‘avvitatò il segno meno sulla stagione. Al calo delle presenze nei porti fa da contraltare la forte crescita negli aeroporti. Nel solo mese di agosto si supererà abbondantemente il milione di aero-passeggeri.

Ma ancor più interessante è il periodo gennaio – agosto, che per la prima volta conta oltre cinque milioni di tickets: record storico. Anche il traffico da aviazione generale dei jet privati espone il segno positivo. Cosi come nei porti turistici, dove non hanno avvertito la crisi, soprattutto quelli con posti barca riservati agli oltre 70 piedi (yacht dai 20 metri in su). Sono anche aumentate le presenze nei 5 stelle e 5 stelle lusso e si sono consolidate quelle nei 4 stelle».

Salvatore Carruezzo