Porto di Napoli: al via i lavori per il porticciolo di Vigliena

E’ partita oggi, con la consegna dei lavori, la prima fase dei lavori che porterà la città di Napoli ad avere un porto turistico d’eccellenza nell’area di Marina di Vigliena, nella periferia est della città.

Con la consegna dei lavori nelle aree demaniali destinate alla realizzazione del porto da parte del sindaco e del presidente dell’Autorità portuale alla società , possono partire gli interventi che riguardano la realizzazione delle opere foranee, degli edifici ricettivi, il restauro degl immobili storici e della rete di viabilità interna.

Il bacino portuale accoglierà circa 850 imbarcazioni con caratteristiche variabili dalle piccole e medie dimensioni fino ai grandi yacht. I primi posti barca e le prime attrezzature a terra saranno consegnate dopo la prima fase dei lavori, per la quale si prevede una durata di 2 anni, mentre la seconda fase prevede ulteriori 2 anni e mezzo.

«Sono lavori importanti per un’area strategica della città, e ch eva valorizzata con il porto turistico», commenta il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto alla posa della prima pietra. «Abbiamo motivo di ritenere – aggiunge – che nei tempi stabiliti l’opera sarà realizzata. A breve ci sarà l’annuncio che faremo su Bagnoli, le opere che saranno inaugurate e quelle ch ecominceremo. Ci sono finalmente le prospettive per rilanciare la città a tutto tondo, non a spezzoni ma tutto insieme».

«L’apertura del cantiere di Porto Fiorito è una iniziativa imprenditoriale molto importante perchè realizzata interamente con finanze private», dichiara l’assessore all’Urbanistica della Regione , Marcello Taglialatela. «La Regione Campania – aggiunge – è pienamente consapevole della necessità di aiutare gli imprenditori nei processi di traformazione urbana. Ovviamente, il Porto di Vigliena da solo non basta per il recupero di un’area degradata della città come quella di San Giovanni».

«Bisogna credere in interventi di largo respiro. Per questo la Regione Campania ha inviato a Bruxelles il progetto Naplest che prevede il recupero dell’intera area con un massiccio impiego di interventi privati. Infatti, a fronte di 2 miliardi di euro complessivi, solo 400 milioni sono i fondi europei impegnati. Dispiace ricordare – conclude l’assessore – che questo progetto parte con dieci anni di ritardo per responsabilità delle amministrazioni comunali e regionali precedenti».

Salvatore Carruezzo