Volvo Ocean Race Legends Regatta: i magnifici quindici

Sono Green Dragon, Telefónica Black, i due Volvo Open 70 che parteciparono alla Volvo Ocean Race 2008-09 e Heineken, il primo Whitbread 60 mai costruito gli ultimi iscritti alla Volvo Ocean Race Legends Regatta, tre barche che vanno ad aggiungersi alla flotta dei “magnifici quindici, che dal 1 al 5 novembre ad Alicante faranno rivivere la storia del giro del mondo a vela.

Imbarcazioni allo stato dell’arte, specchio di 38 anni di evoluzione tecnologica, si ritroveranno fianco a fianco a scafi che presero parte alla prima edizione del a Whitbread nell’ormai lontano 1973-74.

La partecipazione di Green Dragon è stata fortemente voluta da Enda O’Coineen e John Killeen, che hanno una lunga esperienza nella storia della regata, a partire dalla creazione del team NCB Ireland nel 1989-90. Dell’equipaggio di Green Dragon farà parte anche Killian Bushe che costruì e navigò su NCB Ireland e più recentemente ha costruito le barche vincitrici delle ultime tre edizioni.

Il team sarà composto da un gruppo di velisti irlandesi che hanno partecipato alla Whitbread/Volvo Ocean Race fra cui le veliste Angela Farrell che fu a bordo di  Maiden e Deidre O’Callaghan che partecipò su With Integrity nel 1989-90. Nel più puro spirito della Reunion, il team viaggerà accompagnato da una banda musicale irlandese, i Green Dragon ‘Upstarts’.

Sia Green Dragon che Telefónica Black sono stati costruiti per l’ultima edizione della Volvo Ocean Race, il primo disegnato da Reichel Pugh finì in quinta posizione mentre la abrca spagnola, firmata da Farr Yacht Design, faceva parte di una campagna con due barche del Team Telefónica nel 2008-09 insieme alla gemella Telefónica Blue. Il vero momento di gloria per Telefonica Black fu la vittoria nella tappa finale da Stoccolma a San Pietroburgo. Il navigatore Roger Nilson, in quella occasione portò a termine la sua settima regata intorno al mondo e ad Alicante si riunirà al suo equipaggio.

Heineken è invece il secondo W60/Volvo Ocean 60 ad iscriversi alla Legends dopo l’arrivo di ASSA ABLOY, e avrà un equipaggio quasi completamente femminile guidato dalla skipper Dawn Riley, a cui andranno a unirsi molte donne che facevano parte del primo team di donne, il famoso Maiden, più veliste che circumnavigarono su  EF Education nel1997-98 e su Amer Sports Too nel 2001-02. L’attuale armatore di Heineken Johannes Schwarz ha dichiarato: “Per me sarà un evento speciale non solo perché potrò conoscere Dawn Riley e altre forti veliste, ma anche perché potrò scontrarmi con la mia ex barca, ASSA ABLOY 1.”

Originariamente costruita nel 1993-94 per il vincitore della classe W60 Ross Field e conosciuta con il nome di Yamaha 1, fu usata come barca da allenamento e quindi noleggiata da un team femminile americano. Durante la prima tappa finirono i soldi e arrivò in salvataggio lo sponsor Heineken che promosse Dawn Riley al ruolo di skipper e ridipinse la barca con i suoi colori: verde e bianco.

L’edizione 1993-94 della regata fu l’ultima che registrò la presenza dei maxi, che si ritrovarono sulla linea di partenza con ben 10 nuovi Whitbread 60s, progettati specificatamente per il giro e che costituivano una vera minaccia per i grandi maxi, tanto da piazzarsi al primo, secondo e terzo posto overall al Fastnet poco prima della partenza da Southampton.

Malgrado il comitato di regata avesse vietato l’uso degli spinnaker in testa d’albero nelle tappe del sud, per paura che le barche divenissero pericolose o potessero battere i grandi maxi, fu proprio quello che successe: quattro “piccoli” arrivarono davanti alla barca di Pierre Fehlmann nella prima tappa del sud. Nell’ultima, difficilissima, tappa Dawn Riley e il suo equipaggio persero il timone a ottocento milgia dal traguardo e furono soccorse dal maxi Uruguay Natural che offrì loro un timone di rispetto che consentì a Heineken di concludere, sebbene con sei giorni dci ritardo sul vincitore.

La partecipazione alla Legends Regatta di queste barche più moderne, rappresenta una sfida non solo per i team ma anche per il direttore della regata Jack Lloyd e il suo team che dovranno posare un campo di regata adeguato a far correre grandi Maxi-ketch come Steinlager 2 e Fisher & Paykel, insieme a barche più tradizionali, come l’italiana Tauranga che prese parte alla prima edizione della Whitbread. “Per noi è una vera sfida cercare di rendere la regata competitiva per tutti” dice Jack Lloyd “Vista l’enorme evoluzione tecnologica dal 1973 a oggi. Per questo stiamo pensando a una formula tipo “staffetta” dove le barche partono scaglionate a seconda delle dimensioni e hanno la possibilità di arrivare al traguardo molto vicine.”

Foto: Green Dragon e Telefonica – foto David Kneale/Volvo Ocean Race