La Saipem attracca in Iraq

Le mire espansionistiche del terminal petrolifero di Bassora, nel progetto della Crude Oil Iraq Export, con la South Oil Company, hanno consentito all’italiana Saipem di aggiudicarsi la gara a cui hanno partecipato le più importanti industrie di estrazione di petrolio da piattaforme offshore.

Il contratto comprende la piattaforma di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di una centrale di misurazione e collettore (la Central Metering and Manifold Platform CMMP), da installare ad una profondità di 28 metri, insieme a ad impianti correlati.

Il terminale petrolifero si trova a Bassora, al largo della penisola di Al Faw nel Golfo Arabico, a circa 550 kilometri a sud-est di Baghdad. La Saipem costruirà le topsides presso il proprio cantiere di Karimun (Indonesia), mentre la palificazione e le rispettive “camicie” saranno realizzate presso i cantieri di Taqa Saipem Al-Rushid  a Dammam (Arabia Saudita); le attività di estrazione a mare avranno inizio a partire da quarto trimestre del 2013.

Le attività dell’italiana Saipem sono riprese con un forte slancio, anche perché questo settore non ha registrato periodi di crisi. Infatti, la Saipem si è aggiudicato anche contratti nel settore norvegese e britannico del Mare del Nord e nel Golfo del Messico; contratti che vedranno impegnata la nave Saipem 7000 per il trasporto e l’istallazione di piattaforme e di impianti marini, compresa la disattivazione delle esistenti strutture offshore in disuso.

Quest’ultimi lavori, inizieranno verso la fine del 2011 e termineranno alla fine del 2014. Saipem è interessata ed organizzata in due settori di affari: ingegneria/costruzioni e quello delle  perforazioni, con un forte orientamento verso attività “oil & gas” soprattutto in acque profonde; oltre ad essere leader nel campo della progettazione e costruzione di piattaforme offshore e onshore.

Abele Carruezzo