Trivellazioni in Adriatico: Tomaselli chiede la revoca delle autorizzazioni

Salvatore Tomaselli

«Fermare le autorizzazioni per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nel mare Adriatico prospiciente le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia; e ripristinare il coinvolgimento di Regioni e enti locali nella procedura necessaria a concedere il permesso per ricercare in mare idrocarburi liquidi e gassosi, abrogando così l’articolo 27 della legge 99 del 2009 con la quale si è accentrata tale procedura autorizzativa nelle mani dello Stato».

Sono questi gli obiettivi del disegno di legge parlamentare “per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità del mare Adriatico”, messo a punto dal Partito democratico e presentato oggi a Bari dal senatore Salvatore Tomaselli, responsabile Energia del Pd, e dal segretario del Partito democratico pugliese, Sergio Blasi.

Quest’ultimo ha sottolineato che «abbiamo voluto raccogliere il sentimento che anima la mobilitazione della Puglia contro le ricerche di idrocarburi nel nostro mare, impegnando la nostra rappresentanza parlamentare per salvaguardare ciò che per noi rappresenta una ricchezza e fonte di sviluppo».

Anche per questo il Consiglio regionale pugliese e quello dell’Abruzzo hanno già ha presentato alle Camere una proposta di legge per impedire il rilascio di nuove autorizzazioni. Il disegno di legge presentato stamane – ha spiegato Tomaselli – «è molto semplice e interverrà sulle ricerche che non sono state ancora autorizzate, quindi anche su quelle della Northern Petroleum che ora, nell’Adriatico al largo delle coste pugliesi, sta conducendo indagini preliminari.

In questi giorni – ha aggiunto – stiamo risentendo due parole, crescita e sviluppo, all’interno delle quali noi vorremmo che il nostro mare, fonte di straordinario sviluppo per l’economia del turismo, assuma un significato particolare». Per Tomaselli è «del tutto incompatibile con i programmi di abbattimento globale dei livelli di Co2, l’idea che si possano cercare nel nostro mare idrocarburi e petrolio, combustibili fossili che noi siamo impegnati a sostituire con le rinnovabili». «La Puglia ha già dato – ha concluso Tomaselli – esportando l’88% dell’energia che produce sul proprio territorio».

Foto: Simone Rella