Volvo Ocean Race: tutto cambia nelle calme equatoriali

Entrata ieri nella Stealth Zone, la flotta della Volvo Ocean Race è entrata anche nella zona delle calme equatoriali. Risultato, la classifica provvisoria è cambiata radicalmente con gli spagnoli di Telefonica che hanno preso la leadership, seguiti a meno di dieci miglia da  CAMPER. Il testa fino a ieri, i francesi di Groupama hanno pagato l’effetto “elastico” tipico dei Doldrum e ora sono terzi, quarti sono gli americani di PUMA, mentre Abu Dhabi ha ridotto molto lo svantaggio.

Hanno cominciato a sentire gli effetti delle temibili calme equatoriali già da ieri sera, i cinque team partecipanti alla seconda tappa della Volvo Ocean Race. Da quando la flota si è divisa in due gruppi per negoziare il passaggio dei Doldrum, la situazione di classifica della tappa è cambiata in maniera radicale. Groupama e PUMA hanno optato per una rotta più a nord, mentre Telefónica e CAMPER si sono tenuti più a est guadagnando parecchie miglia e Abu Dhabi ha approfittato del ritardo per riavvicinarsi agli avversari, prima di prendere una decisione. A pagarne gli effetti maggiori sono stati i francesi di Groupama 4, che fino all’ingresso della “Stealth zone” guidavano con margine, e che secondo le ultime posizioni hanno visto usurpata la loro leadership dagli spagnoli di Team Telefonica, autori di un passaggio veloce dei Doldrum, e dagli ispano/neozelandesi di CAMPER, ora secondi e molto vicini alla barca guidata da Iker Martinez. Il vantaggio dei transalpini, che era arrivato a oltre 70 miglia, si è così dissolto nel volgere di 24 ore una volta la flotta è entrata nella zona di arie leggere e di forti temporali.

Andrew Cape, l’esperto navigatore australiano di Telefónica, in un collegamento con il Race Control Centre di Alicante si è detto soddisfatto della posizione e della strategia di uscita dai Doldrum. “E’ stato piacevole navigare, muoversi a più di 15 nodi. Siamo molto vicini a CAMPER, una situazione ideale perché li possiamo tenere d’occhio.” Tuttavia, Cape, che è alla sua sesta partecipazione al giro del mondo, ha riconosciuto che la vittoria di tappa potrebbe andare a ognuno dei team in regata. “Ma la regata non è certo finita, sono fiducioso che abbiamo fatto la scelta giusta, ma molto dipenderà da come si uscirà dalla zona delle calme e da chi sarà il primo ad agganciare i venti da ovest.”

Il resto della flotta si è riavvicinato, come era nelle previsioni, con PUMA Ocean Racing powered by BERG che è sceso in quarta posizione ed è distanziato di 72 miglia e Abu Dhabi Ocean Racing che ha ridotto di molto il suo deficit, passato da 170 a 117 miglia, e, soprattutto si trova a 45 miglia dalla poppa degli americani. Lo skipper di PUMA Ken Read ha dichiarato che questa seconda tappa continua a essere frustrante “E’ il posto più frustrante in cui ci si possa trovare, lavori senza sosta per due settimane e poi tutto ti crolla addosso nello spazio di pochi istanti.” Read si è comunque detto certo che la leadership potrà cambiare ancora di mano, specialmente perché secondo i calcoli fatti con il software di navigazione, le barche potrebbero arrivare sulla linea del traguardo con distacchi di pochi minuti. “Oggi è successo a noi, ieri a Groupama, mi spiace per loro perché avevano un bel vantaggio.”

Questa progressione lenta, forzerà quindi gli equipaggi a passare il Natale in mare. Lo skipper americano ha detto che per lui il pranzo natalizio sarà composto dalle solite cose, burro di noccioline e  gelatine di frutta, prese dalla sua riserva speciale e segreta. “Non sono un grande fan del cibo liofilizzato, quindi faccio il giro del mondo mangiando burro di noccioline e gelatine, quindi mi sa che sarà quello che mangerò anche a Natale. Non sarà buono come il tacchino che cucinano la mamma e mia moglie, ma me ne farò una ragione.”

Anche l’equipaggio di Team Sanya sta facendo programmi per il giorno di Natale. La maggior parte dei velisti tornerà a casa dalle famiglie. Lo skipper Mike Sanderson è in viaggio verso la Nuova Zelanda, dove passerà la festa insieme alla moglie Emma e ai bambini, mentre lo shore team continua i lavori di riparazione sul sartiame sull’isola di Madagascar.

Secondo il rilevamento delle 14 di oggi, Telefónica guida con un vantaggio esiguo, di sole 8,4 miglia su CAMPER with Emirates Team New Zealand con cui è protagonista di un duello appassionante, Groupama 4 è terzo a poco più di 31 miglia, seguito da PUMA e Abu Dhabi, rispettivamente a 72,6 e 117,7 miglia. I due leader provvisori fanno registrare buone velocità, di 15,8 e 13,6 rispettivamente, mentre il più veloce della flotta è PUMA, che viaggia sul passo dei 17 nodi.

I cinque equipaggi ancora in gara, sono ormai tutti entrati nella zona “Stealth” e le loro posizioni esatte rimarranno segrete fino a che non raggiungeranno il porto di ripartenza, per la seconda parte della tappa da Città del capo a Abu Dhabi. Sulla cartografia elettronica ufficiale non sono più visualizzate le posizioni, le rotte individuali sono distorte e le condizioni meteo sono disabilitate, ma sono comunque forniti i dati sulla classifica e sulla distanza fra i vari concorrenti.

Classifica provvisoria seconda tappa, 23 dicembre alle ore 13 GMT STEALTH

1. Team Telefónica (Iker Martínez),
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +8,4
3. Groupama sailing team (Franck Cammas)+31,3
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read), +72,6
5. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), +117,7
6. Team Sanya (Mike Sanderson) – suspended racing

Foto: Diego Fructuoso